La posizione della sezione manduriana del Movimento 5 Stelle
«Si ripristini il sistema ad alimentazione ad energia solare dei pannelli fotovoltaici della pista ciclabile “Manduria-Uggiano Montefusco».
La sezione di Manduria del Movimento 5 Stelle esprime la propria contrarietà sulla soluzione prospettata dall’assessore Gregorio Curri: l’allacciamento alla rete dell’energia elettrica.
«Forse all’assessore sfugge che tali tecnologie sono già abbondantemente di uso comune in altre realtà italiane e rappresentano un sicuro risparmio economico per le Amministrazioni e un beneficio per il superamento della schiavitù dal petrolio» sostengono i grillini. «Chiaramente la soluzione prospettata, quella cioè di allacciarsi alla rete di pubblica illuminazione, sarà risolutiva ma non tiene conto che “quell’impianto, da quando fu realizzato, in pratica non ha mai funzionato a causa della scadente qualità dell’attrezzatura fornita e della scarsa attenzione di chi, preposto al controllo dei lavori eseguiti e alla tutela degli interessi della comunità, non ne ha richiesto immediata sostituzione”.
Riteniamo che abbiano responsabilità morali ed economiche le due precedenti Amministrazioni: l’Amministrazione Tommasino uscente, di cui l’assessore Curri era sicuramente onoratissimo di farne parte, e quella Massaro, che quell’impianto ha inaugurato sfoggiando tagli di nastro e belle parole di circostanza».
I grillini avanzano quindi una proposta.
«Noi auspichiamo che l’attuale Amministrazione abbia un comportamento in linea con le promesse di trasparenza e legalità fatte durante la campagna elettorale e che piuttosto che sostituire l’impianto difettoso, pagarlo con ulteriori soldi dei cittadini manduriani, e averlo a carico per il futuro, ripristini il sistema di alimentazione ad energia solare ma, soprattutto, si impegni a capire e segnalare ai manduriani chi sia il responsabile della mancata segnalazione di malfunzionamento, manutenzione ed eventuale acquisto incauto di materiale scadente.
Sarebbe il caso, infatti, di far “sborsare” il dovuto a chi doveva vigilare ma non l’ha fatto.
Forse le persone che ci amministrano e quelle che lavorano per il nostro Comune dovrebbero realmente cominciare a pensare a Manduria come ad una grande casa e ad ai manduriani come la propria famiglia e comportarsi, di conseguenza, con attenzione e rispetto».