Basta un clic per aiutare la ricerca sulla malattia di Wilson, sindrome genetica rara
E’ partita mercoledì 11 Settembre, infatti, la nuova iniziativa benefica realizzata da Fox4Dev in favore dell’Associazione Nazionale Malattia di Wilson (ANMW). Basterà visitare la pagina Facebook dell’Associazione, https://www.facebook.com/malattiadiwilson?fref=ts, e cliccare sul pulsante “Mi Piace”: grazie a questo semplice gesto, Fox4Dev donerà 1 euro alla Onlus, fino al raggiungimento del tetto massimo di 25 mila euro. A cornice dell’iniziativa solidale anche uno spot Tv di sensibilizzazione che andrà in onda su tutti i canali Sky e Fox.
La donazione servirà a realizzare dei format informativi rivolti ai medici di base e ai pediatri. La malattia di Wilson è una patologia di fatto poco nota, sottostimata e spesso di difficile diagnosi. Oltre alla ricerca scientifica, la strada da intraprendere è proprio quella della diagnosi precoce che favorisce un notevole miglioramento del quadro clinico.
Non è la prima collaborazione tra l’Associazione Nazionale Malattia di Wilson e Fox4Dev: nei mesi scorsi vi era già stata la prima campagna di sensibilizzazione per la destinazione del 5X1000, che ha visto la presenza di una testimonial di eccezione: la giornalista Sky, Ilaria D’Amico, presente anche nella attuale iniziativa di solidarietà.
Fox for development è la struttura creata da Fox International Channels Italy per promuovere, attraverso la comunicazione e l’impegno diretto dell’azienda, tematiche sociali e lo sviluppo sostenibile. Fox4Dev agisce mettendo la professionalità e la capacità comunicativa del gruppo Fox al servizio di progetti ed organizzazioni che diano garanzia di puntare al perseguimento di benefici sociali per persone svantaggiate.
L’Associazione Nazionale Malattia di Wilson, fondata nel febbraio del 2010 con sede legale a Manduria, conta diversi soci e numerosi contatti con esperti di diverse università italiane, nonché collaborazioni con enti statali ed europei, ed ha come scopo primario quello di informare le famiglie toccate direttamente da questa malattia e sostenere, ove possibile, anche i medici e professionisti del settore bio-medico che si confrontano con tale patologia rara.