La protesta dell’associazione “Città per Tutti”
Il luogo della prima riunione del Tavolo di Concertazione sui nuovi Piani Sociali di Zona? L’aula consiliare del Comune di Manduria, che si trova al primo piano e che non può essere raggiunta da coloro che hanno difficoltà a deambulare e che quindi non possono salire le rampe di scale del municipio. La struttura, infatti, non è dotata di un ascensore.
E’ l’assurdo che può capitare se ci si dimentica di chi ha la sfortuna di avere un handicap: gente che ha gli stessi diritti di tutti gli altri. Ma che non può essere assolutamente giustificato se accade ad una istituzione che ha fra i propri compiti anche quelli di abbattere le barriere architettoniche.
A sollevare il problema, alla vigilia dell’incontro, è stata l’associazione di volontariato “Città per Tutti”, che in una comunicazione scritta aveva lamentato l’impossibilità “fisica” di alcuni suoi soci ad essere stati presenti alla prima seduta del Tavolo di Concertazione sui nuovi Piani Sociali di Zona, convocata appunto presso la sala consiliare del Comune di Manduria.
«Nelle funzioni di presidente del coordinamento istituzionale del Comune capofila
dell’Ambito Territoriale n. 7, il sindaco di Manduria Massafra aveva infatti convocato le parti interessate, senza considerare l’inaccessibilità ai disabili del luogo dell’incontro» si legge in una nota dell’associazione. «Con una comunicazione anticipata via email il 29 agosto e protocollata il 30, l’associazione aveva fatto presente l’incresciosa questione al sindaco stesso, all’Ufficio di Piano e alla dirigente dott.ssa Accardini, chiedendo che l’assise fosse convocata in altro luogo, privo di barriere architettoniche, nella certezza della volontà amministrativa di non negare la partecipazione democratica e consultiva ai disabili motorii.
Così, purtroppo, non è stato. Durante l’incontro, molti degli iscritti all’associazione hanno dovuto stazionare al piano terra del palazzo comunale, esclusi dalla partecipazione.
Alla richiesta ufficiale di “Città per Tutti”, infatti, non è stata data alcuna risposta, se non il giorno stesso della convocazione, quando, sollecitata dalla vicepresidente dell’associazione Luisa Bruno, l’assessora ai Servizi Sociali, Giusy Distratis, ha ammesso di aver ricevuto e letto la comunicazione e di non essere riuscita a dare corso alla richiesta per problemi organizzativi: una settimana non è bastata per spostare la location dell’incontro.
L’assessora ha però garantito che il prossimo appuntamento per il Tavolo di Concertazione si terrà in un luogo privo di barriere architettoniche.
Considerata l’importanza della questione, “Città per Tutti” si augura di non trovarsi più di fronte a episodi simili, che si qualificano quanto meno come paradossali, dal momento che un capitolo di spesa dei Piani di Zona riguarda proprio l’abbattimento delle barriere architettoniche».