giovedì 28 novembre 2024


17/09/2013 10:12:59 - Manduria - Attualità

La condanna unanime del taglio delle sedi distaccate dei Tribunali: «E’ solo una manovra per far cassa, che non ha nessun legame con la Giustizia»

«Blocchiamo ad oltranza il Tribunale di Taranto, attraverso una mobilitazione che coinvolga gli avvocati e i cittadini utenti delle sedi periferiche di Manduria, Grottaglie, Martina Franca e Ginosa. Dimostriamo già da adesso quale paralisi produrrà nel capoluogo la chiusura delle sedi staccate, oltre ai disagi e all’aggravio delle spese che genererà invece per i cittadini».
E’ stato il sindaco di Sava, Dario Iaia, avvocato di professione, a lanciare la proposta ai legali che hanno aderito (a dir la verità non tantissimi), venerdì scorso, alla manifestazione di protesta indetta dall’Associazione Forense Messapica. Proposta che è stata immediatamente recepita e accolta dagli attivisti dell’associazione promotrice dell’iniziativa.
«Cercheremo di coinvolgere i colleghi di Grottaglie, Ginosa e Martina Franca, per spostare a Taranto la nostra protesta e il nostro dissenso verso un decreto che interpretiamo come un ennesimo scempio (priva il territorio di un altro importante servizio) e come un atto di profonda ingiustizia» ha affermato il presidente dell’Associazione Forense Messapica, Antonio Eugenio Casto. «Non lasceremo nulla di intentato per cercare di salvare il Tribunale di Taranto».
Alla manifestazione sono intervenuti anche i sindaci di Manduria (Roberto Massafra) e di Avetrana (Mario De Marco) e un assessore di Maruggio (Livio Sammarco).
«In questa vicenda, il ruolo delle Amministrazioni è marginale» ha affermato il sindaco manduriano Massafra. «La mia presenza, oltre ad essere un segno di solidarietà verso gli avvocati, è anche un atto di difesa delle comunità della zona. Perseguiremo tutte le strade che possano portarci almeno ad ottenere una proroga del termine di chiusura, evitando di disperdere energie in ricorsi o procedure che non hanno alcuna possibilità di successo. Non posso poi tollerare che la difesa di un atto che è esclusivamente di natura finanziaria (si vogliono tagliare ulteriori spese), possa poi sfociare in offese alla categoria degli avvocati. Qualcuno ha affermato che il Tribunale di Manduria non funziona. Anche se fosse vero, quale responsabilità può essere attribuita agli avvocati? C’è chi non solo manca di tatto, ma anche della reale percezione dei problemi».
Molto diretto e duro anche il sindaco savese Iaia.
«Il Tribunale di Taranto è già una scatola che sta scoppiando. Non possiamo entrarci dentro anche noi…» ha dichiarato Iaia. «C’è chi decide a Roma stando seduto su una poltrona, senza neppure immaginare l’effetto che alcuni tagli producono. Questa, peraltro, non è una battaglia solo di noi avvocati, ma deve coinvolgere anche i cittadini. Con il congestionamento che si creerà a Taranto, tantissimi reati andranno in prescrizione, i cittadini non otterranno giustizia e rimborsi e risarcimenti andranno perduti. Hanno chiesto la collaborazione degli enti locali nel tenere aperti i Tribunali distaccati sino al 31 dicembre. Forse si andrà anche oltre questo temine. Ma non so se è giusto fornire la collaborazione a chi non ha voluto neppure consultarci prima di emettere un decreto così importante».











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