Si ripristina la convenzione con Euro 2000 e si procede anche verso l’alienazione della struttura che ospita il canile-rifugio
L’Amministrazione Comunale propone la revoca delle delibere dell’agosto 2012 del commissario straordinario attraverso le quali si annullava, di fatto, la convenzione con l’associazione “Euro 2000” per la custodia dei cani randagi in una struttura in costruzione. Nello stesso tempo intende inserire l’attuale canile-rifugio sanitario comunale fra i beni da alienare.
Il servizio di custodia dei cani randagi approda oggi in Consiglio Comunale. L’Amministrazione appena insediata proporrà al consesso una radicale inversione di rotta rispetto all’operato del commissario straordinario, che nell’estate del 2012 decise di interrompere il rapporto che legava il Comune con l’associazione “Euro 2000” relativamente alla gestione del canile-rifugio comunale e di revocare una convenzione che, nel 2007, aveva impegnato il Comune ad affidare alla stessa associazione la gestione dei cani randagi all’interno di una struttura privata da realizzare. Addirittura era stato indicato anche il costo (un ero e 30 centesimi al giorno per ogni cane, per un massimo di 200 cani) che il Comune avrebbe dovuto sopportare per ogni cane che sarebbe stato ricoverato in quella struttura, che in quel momento però esisteva solo sulla carta.
Chiaro, dunque, l’intento della nuova maggioranza, che vuole eliminare la gestione pubblica, seppur affidata a terzi, dei cani randagi, attraverso l’alienazione della struttura che ospita attualmente il canile-rifugio, affidandola in toto ad una associazione (Euro 2000) che ha deciso di investire nella costruzione di una nuova struttura dopo aver avuto la garanzia del Comune, nell’ormai lontano 2007, di poter contare su una convenzione.
Nella proposta di delibera sono state specificate le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione a questo repentino dietro-front rispetto a quanto stabilito dal commissario straordinario.
Innanzitutto si fa riferimento a quanto disposto dall’articolo 216 del Testo Unico, secondo il quale il canile-rifugio va chiuso in quanto si trova ad una distanza dall’abitato inferiore a 500 metri. Poi si riproducono alcuni passaggi di una lettera inviata dall’associazione “Euro 2000” all’Amministrazione nel luglio scorso, attraverso la quale si continuavano a contestare le decisioni del commissario straordinario e si paventava l’avvio di azioni risarcitorie nei confronti del Comune. “Euro 2000” invitava quindi l’Amministrazione a riesaminare la persistenza delle ragioni di merito e di legittimità che avevano determinato l’assunzione di tutti i provvedimenti commissariali, manifestando la disponibilità ad addivenire a soluzioni transattive.
L’altro passo è stato quello di chiedere un parere all’avvocato amministrativista Pietro Quinto sulla possibilità di revocare gli atti del commissario straordinario Lombardo. Ricevuto anche questo ok, crediamo che domani la maggioranza deciderà di riprendere in considerazione la vecchia convenzione con “Euro 2000”.
Nella proposta di delibera, l’Amministrazione auspica che anche altre associazioni animaliste, regolarmente iscritte all’albo regionale, “si rendano promotrici di iniziative tendenti alla realizzazione di altri rifugi o di impianti di stabulazione, sia al fine di ridurre il fenomeno del randagismo sul territorio che per l’introduzione di un regime concorrenziale tra gli operatori del settore”.