giovedì 28 novembre 2024


26/09/2013 09:36:51 - Manduria - Attualità

«Nel contratto che lega il Comune alla Censum (stipulato dalla precedente Amministrazione) si faceva già riferimento alla possibile trasformazione del tributo. Non potevamo quindi venir meno a quell’impegno»

Il vice-sindaco Nicola Muscogiuri ha difeso con convinzione la scelta dell’Amministrazione di non venir meno agli impegni contrattuali. Sollecitato poi dal moderatore (il collega Giuseppe Dimagli), Muscogiuri ha provato a fare un raffronto economico fra i costi che il Comune sopporta con la gestione indiretta e quelli che avrebbe invece generato la gestione diretta.
«La gestione affidata a terzi viene a costare circa 600.000 euro, ma è un servizio “chiavi in mano”, che, in altre parole, prevede ogni tipo di prestazione, compreso anche l’invio dei bollettini ai contribuenti» ha spiegato Muscogiuri. «La gestione diretta sarebbe costata circa 560.000 euro, ma avremmo dovuto trovare nello striminzito organico comunale 12 dipendenti per l’Ufficio Tributi. Non credo che avremmo avuto alcun risparmio perché la Censum ha già dimostrato quanto riesce a produrre al Comune attraverso l’accertamento dell’evasione e dell’elusione fiscale. Ecco perché stiamo valutando come comportarci per il 2014. La scelta dovrà tener conto di tutti i dati.
Per il solo anno 2007, è stato accertato un mancato introito di 374.330 euro relativamente alla voce dell’evasione totale, e di 825.000 euro relativo all’evasione parziale e all’elusione del tributo Tarsu.
A differenza di quanto accaduto in altri Comuni, la Censum ha ultimato la fase di accertamento, nonché quella di comunicazione e di notifica. Ai contribuenti, che hanno ricevuto già i bollettini, abbiamo lanciato una proposta: possono risparmiare il 30% della cifra evasa se verseranno l’importo entro 60 giorni dal ricevimento dell’avviso».










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