La contraddittorietà della Regione e l’impegno dell’Amministrazione Comunale
«Con il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, la Regione cade in una inconciliabile contraddittorietà: per un verso, alloca nel nostro territorio progetti di depuratori con scarico a mare, sopralzo di discariche e quant’altro e, per altro verso, introduce stringenti previsioni vincolistiche spesso incoerenti con la realtà fattuale».
Gianluigi De Donno, assessore con delega all’Urbanistica, sintetizza l’impegno dell’Amministrazione in merito alle incongruenza del Piano Paesaggistico.
«L’Amministrazione è attiva sin dall’agosto scorso, quando, ovvero, ho convocato una riunione degli assessori dei Comuni limitrofi per rivolgere all’assessore Barbanente una richiesta di proroga dei termini per la formulazione delle osservazioni» ricorda De Donno. «Non è mancato l’apporto partecipativo dell’Amministrazione di Manduria né nella successiva conferenza indetta a Bari, né a quella illustrativa del Piano che si è tenuta a Taranto.
Inoltre, già dall’inizio del mese ho incaricato il progettista del P.U.G., arch. Prete, di predisporre le tavole con l’aerofotogrammetria del territorio comunale, con la zonizzazione del PRG vigente e la sovrapposizione dei vincoli del PPTR. Nei primi giorni della prossima settimana queste tavole, in grande formato, saranno esposte nel palazzo di città e saranno anche consultabili in formato PDF sul sito istituzionale del Comune, così da consentire a tutti cittadini di visionare il vincolo eventualmente presente sul loro immobile e formulare osservazioni puntuali.
Ovviamente gli Uffici Tecnici sono quotidianamente impegnati – pur in un contesto di notoria carenza di organico - nell’opera di ricognizione del Piano e saranno presto affiancati da altre professionalità con competenze in materia agronomica così da arrivare alla scadenza del 6 novembre con dati inconfutabili».
De Donno esprime poi il proprio parere sul problema.
«Il mio personale convincimento è che non si debba guardare al Piano con un approccio ideologico, ossia non lo si debba additare tout court quale causa del tracollo dell’attività edilizia né, tanto meno, invocare come unico strumento per salvaguardare il territorio» sostiene De Donno. «Un piano di tale valenza strategica sarà tanto più accettato dai cittadini pugliesi quanto più sarà individuato l’ineludibile punto di equilibrio tra esigenze economiche e conservazione del territorio: a questo obiettivo siamo tutti chiamati a concorrere nella consapevolezza che la tutela del paesaggio pugliese deve partire dal basso, come accadeva quando i tanti concittadini dediti all’agricoltura presidiavano le nostre campagne, oggi spesso occupate da impianti fotovoltaici e pale eoliche.
L’impegno della nostra Amministrazione è rivolto in tal senso e, come credo di aver dimostrato, prescinde da interpellanze di consiglieri comunali ed articoli di opinionisti poco accorti dai quali mi attendo, semmai, contributi concreti, come ho avuto modo di dire anche in Consiglio Comunale».