Il consigliere di maggioranza Durante esprime in Consiglio però un voto contrario
L’immobile che attualmente ospita il canile comunale sarà alienato. Inoltre, il Consiglio Comunale ha deciso, a maggioranza, di revocare le deliberazioni del commissario straordinario Lombardo in tema di randagismo.
La coalizione di governo cambia radicalmente rotta nella tempestosa gestione dei cani randagi, fonte, negli ultimi anni, di denunce e di esposti alla magistratura in quantità industriale. Con un colpo di spugna, si annullano i provvedimenti del commissario Lombardo, che puntava a ristrutturare l’immobile e che aveva revocato un contratto che risaliva al dicembre del 2006 e che legava il Comune all’associazione Euro 2000. Contratto che impegnava il Comune ad utilizzare il costruendo rifugio privato di quest’associazione per almeno quindici anni per il ricovero dei randagi. Fu stabilito anche il costo: un euro e 30 centesimi per ogni cane. Una sorta di opzione che consentiva, insomma, un investimento sicuro da parte di Euro 2000. Convenzione che il dott. Lombardo revocò perché non erano stati rispettati i tempi per il completamento del canile privato.
L’attuale Amministrazione, dopo aver chiesto il parere ad un avvocato amministrativista, ha deciso un repentino cambio di marcia, revocando le delibere del commissario, giustificando quest’atto con il timore che potesse nascere un contenzioso con l’associazione Euro 2000.
Un consigliere della maggioranza, Arcangelo Durante, ha però criticato questa decisione, votando contro il provvedimento dell’Amministrazione.
«Ho inizialmente chiesto il rinvio delle due proposte di delibera» spiega Durante. «Sull’argomento deve ancora esprimersi la magistratura. Perché, allora, non attendere il responso dei giudici, per poi adeguarsi a quelle indicazioni? Perché tanta fretta? Io, peraltro, non riesco a comprendere cosa ci guadagna il Comune da questa operazione. Attualmente, con la gestione pubblica del canile, il costo per ogni cane che sopporta il Comune è di 65 centesimi al giorno. Con la convenzione che legherà il Comune ad Euro 2000, il costo per ogni cane è stato già stabilito: un euro e 30 centesimi. Esattamente il doppio. E’ indubbiamente più vantaggiosa, quindi, la gestione pubblica. Quella privata, invece, deve far quadrare i conti: c’è un investimento e ci devono essere delle entrate, altrimenti non c’è guadagno».
Durante si è poi uniformato all’orientamento della maggioranza su tutti gli altri provvedimenti iscritti all’ordine del giorno.
Contro i due provvedimenti ha votato anche il consigliere dell’Udc, Mimmo Lariccia. Gli altri gruppi di minoranza hanno votato a favore dell’alienazione della struttura che oggi ospita il canile, mentre si sono astenuti nella votazione per la revoca delle delibere del commissario straordinario Lombardo.