Questa situazione di estremo pericolo, sia a causa dell’inquinamento che i rifiuti speciali creano, sia perché l’invaso non ha alcuna protezione, è stata più volte segnalata agli enti preposti dall’ambientalista savese Mimmo Carrieri
Gli ispettori del Servizio Igiene e Sanità Pubblica degli uffici Asl di Manduria hanno eseguito un sopralluogo presso l’invaso di contrada “Pozzelle-Ruggiano”, trasformato, nel corso degli anni, in un’autentica discarica, in cui abbonda l’amianto.
Questa situazione di estremo pericolo, sia a causa dell’inquinamento che i rifiuti speciali creano, sia perché l’invaso non ha alcuna protezione, è stata più volte segnalata agli enti preposti dall’ambientalista savese Mimmo Carrieri.
«E la “saga” continua!» si legge in un comunicato in cui Carrieri prende ancora posizione. «Dopo l’esposto e l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno attestato con un verbale del Comando Provinciale di Taranto l’effettivo pericolo per l’incolumità pubblica derivante dall’assenza di recinzione dell’invaso profondo circa 15 metri, colmo di rifiuti speciali e di acqua ristagnante, per il quale necessita adeguata recinzione (per la cui inadempienza ho chiesto al sindaco di Manduria chiarimenti e ho presentato un esposto/denuncia presso la Stazione dei Carabinieri di Manduria), nei giorni scorsi, sempre a seguito di un altro mio esposto, personale tecnico di prevenzione dell’ASL di Manduria ha effettuato un ulteriore sopralluogo nell’area che si estende per circa 3000 mq.. In questo sopralluogo hanno potuto verificare il persistere del pericolo per la sicurezza dell’incolumità e della salute pubblica derivante dal gravissimo stato di inquinamento che dura da anni ormai nell’indifferenza più assoluta.
Dalla nota trasmessa al sindaco di Manduria dal dirigente medico dell’Asl, gr. Giuseppe Prete, si evince chiaramente quale siano le condizioni di degrado a cui i proprietari dei terreni agricoli devono sottostare e ai gravi rischi di carattere igienico sanitario a cui sono sottoposti».