giovedì 28 novembre 2024


24/10/2013 11:46:07 - Manduria - Attualità

Le segnalazioni del comitato “S. Antonio” e di Tullio Mancino

Amianto abbandonato anche nei pressi del parco archeologico.
Dopo le stradine interne delle campagne che circondano la città, molte delle quali sono state trasformate in discariche a cielo aperto di rifiuti di tutti i tipi (qualche anno fa l’ambientalista Mimmo Carrieri trovò addirittura numerose forme di formaggio…), i devastatori dell’ambiente prendono di mira anche il patrimonio archeologico più importante di Manduria. In una delle stradine adiacenti la cripta di San Pietro Mandurino, è stato abbandonato dell’amianto. Invece che conferirlo all’aziende autorizzate per il trattamento di questo materiale estremamente pericoloso per la salute dell’uomo (sostenendo anche il relativo onere per il suo smaltimento), c’è chi non trova di meglio di disfarsi dell’amianto ovunque, forse consapevole di una certa impunità che regna: mai nessuno, infatti, è stato sorpreso nell’atto di scaricare rifiuti pericolosi e, quindi, sanzionato per il reato commesso.
«Gli amici del Comitato S. Antonio mi hanno invitato a fare un sopralluogo insieme a loro, informandomi che la cosa è stata più volte segnalata alle autorità competenti, ma nulla è cambiato» rende noto il presidente dell’associazione “Giovani per Manduria”, Tullio Mancino. «L’amianto è l’emblema che testimonia lo stato di incuria totale della zona».
Anche in questa circostanza crediamo toccherà al Comune l’onere di affidare ad un’azienda specializzata il compito di rimuovere l’amianto e di smaltirlo. Un intervento che dovrebbe avvenire quanto prima, anche per preservare la salute di quei cittadini che vivono nelle abitazioni della zona.











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