Ecco intanto un documento sottoscritto da 9 sindaci del versante orientale della provincia: «Intervenga la Regione»
In occasione della riunione convocata per oggi, alle ore 16.30, presso il Comune di Manduria da parte del presidente dell’O.G.A./TARANTO, Ippazio Stèfano, per affrontare l’emergenza ambientale in ordine alla dichiarata chiusura della discarica a servizio dei Comuni del bacino TA/3 da parte del concessionario società Manduriambiente S.p.A., i sottoscritti Sindaci dei Comuni di Lizzano, Fragagnano, Maruggio, Pulsano, Torricella, Leporano, Sava, Avetrana, Manduria dichiarano l’assoluta necessità di coinvolgere in maniera diretta la Regione Puglia (nella persona del Presidente della Giunta Regionale e dell’Assessore Regionale all’Ambiente) per la risoluzione e definizione della problematica.
In una situazione di emergenza ambientale come quella attuale non può certamente essere il neonato organismo istituzionale (O.G.A.) ad assumere qualsiasi tipo di decisione in merito; pertanto, così come avviene per altri bacini pugliesi, è necessario che sia la stessa regione Puglia a determinare e autorizzare in questa fase il conferimento dei rifiuti urbani da parte dei 17 comuni dell’ex bacino TA/3 presso lo stesso sito di Manduria, o presso altro sito opportunamente individuato.
Si tratta, pertanto, di una situazione complessa, legata anche al rilascio dell’A.I.A. per l’impianto di Manduria (con la previsione della gestione della sopraelevazione del sito) e alla rideterminazione della tariffa di conferimento, per la quale i singoli Comuni non possono determinare soluzioni di continuità o autorizzare proroghe di alcuna maniera.
Si ribadisce, quindi, come necessario e indispensabile l’intervento della Regione Puglia in ordine alla suddetta emergenza, chiedendo anche l’intervento di un ente ufficiale certificatore dell’esatta capacità residua dell’impianto, qualificando invece alquanto “minaccioso” e “intimidatorio” il comportamento assunto dal concessionario della discarica negli ultimi giorni, già ravvisando, invece, estremi di interruzioni di pubblico servizio nel caso in cui dovessero verificarsi chiusure all’impianto».