giovedì 28 novembre 2024


02/11/2013 18:22:37 - Manduria - Attualità

La posizione dei Verdi di Manduria

Spunta, all’improvviso, una nuova alternativa al recapito in mare dei reflui depurati: una canalizzazione condurrebbe tutte le acque sanificate dei depuratori del versante orientale della provincia, da miscelarsi con acque sorgive provenienti dal mar Piccolo, verso la rete irrigua del Salento.
Nonostante la ferrea chiusura contenuta nella lettera che il capo di gabinetto del governatore Nichi Vendola ha inviato al sindaco Roberto Massafra, già martedì, nel corso dell’incontro fra il progettista della Regionale 8, Angelo Cimini, e la seconda Commissione Consiliare, era spuntata questa nuova ipotesi di lavoro.
«Se davvero gli intenti sono questi, è giunto, a nostro avviso, il momento di riconsiderare dimensioni e localizzazione del depuratore, che non avrebbe mai dovuto essere previsto in quel sito» sostengono i Verdi di Manduria in una nota che reca la firma dell’intero esecutivo. «Invitiamo pertanto il sindaco Massafra a muoversi con decisione in questa direzione, opportunamente coordinandosi con quello di Avetrana, al fine di scongiurare per sempre la presenza di questo eco-mostro in prossimità delle nostre coste.
In tutti questi anni, noi Verdi abbiamo sempre sostenuto, tra l’altro, che la soluzione del problema atteneva alla volontà politica e che tanto il competente assessorato regionale quanto l’A.Q.P. possedevano e possiedono tutte le professionalità atte a trovarla, qualora chi detiene il potere decisionale li avesse sollecitati a farlo».
Benchè sia recentissima la data di aggiudicazione dell’appalto all’azienda Putignano di Noci (il 19 settembre scorso), sembrerebbe, quindi, che anche la Regione Puglia si stia convincendo sull’opportunità di non sprecare l’acqua sanificata, prevedendo il suo utilizzo a fini irrigui, parte per le campagne di Manduria e parte per quelle del Salento.
«Il progetto del depuratore consortile, inserito nel Piano regionale di Tutela delle acque sin dal 2009, senza che il Comune di Manduria nulla eccepisse nei termini previsti dalla legge, è nato con quelle dimensioni e con quella ubicazione perché si voleva fortemente, da parte di A.Q.P., progettista e futuro gestore, lo scarico in mare» è il commento politico dei Verdi. «Che fosse in battigia o tramite condotta sottomarina, la sua realizzazione non è mai stata messa in discussione, né dal progettista né dal committente. I suggerimenti tecnici, le ipotesi di lavoro, i tentativi di mediazione, proposti in questi anni, fatta salva la buona fede dei proponenti, sono stati solo una perdita di tempo e di energie, perché ad un osservatore attento non poteva sfuggire che, al di là di generiche promesse, nessun passo formale veniva compiuto dal committente (Regione Puglia) nella direzione di una rivisitazione del progetto iniziale».










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