Ecco l’intervento del movimento
«L’Amministrazione si renda conto che non può più avere, almeno sul problema del depuratore, un atteggiamento attendista, ma occorre agire a livello di governo regionale nonché a livello nazionale per far si che la voce e la volontà della cittadinanza venga, almeno questa volta, ascoltata e rispettata».
Il movimento “Manduria Migliore” pungola l’Amministrazione sulle vertenze ambientali in atto.
«Se è vero che la responsabilità di aver aperto le porte a questo progetto sconsiderato e dannoso è e rimane sulle spalle di coloro che hanno amministrato, male, la nostra città in passato, è altrettanto vero però che sull’attuale Amministrazione grava un marchio altrettanto pesante e, a nostro avviso, altrettanto imperdonabile: il passivo immobilismo».
“Manduria Migliore” ricorda le principali infauste novità degli ultimi giorni.
«Pochi giorni fa avevamo espresso il nostro timore che l’atteggiamento attendista dell’attuale Amministrazione nei riguardi della questione depuratore avrebbe rischiato di ridurre ancor di più il già lieve spiraglio di speranza che la popolazione manduriana aveva di evitare questo ulteriore scempio. Alla luce delle ultime comunicazioni pervenute dagli uffici regionali possiamo dire che siamo stati facili profeti. Non è ovviamente nostra intenzione far ricadere la totale responsabilità dell’attuale grave situazione sulle spalle della giunta Massafra, ma è inevitabile porre in essere alcune riflessioni.
Ricordiamo bene quanto la passata campagna elettorale sia stata incentrata sulle questioni allora ancora pendenti del sopralzo della discarica “
Oggi, solo pochi mesi dopo, assistiamo ad un vorticoso precipitare di avvenimenti, uno più minaccioso e deleterio dell’altro. Se infatti sul fronte dell’opposizione al sopralzo della discarica nulla è stato fatto (ed ora anzi si spera sottovoce che venga realizzato in maniera da scongiurare il pagamento dell’enorme debito accumulato verso la società Manduriambiente), rispetto alla questione depuratore qualche timido passo era stato pur intrapreso. Il sindaco, nell’incontro di luglio con Pentassuglia, prese tempo sino a settembre per convocare un Consiglio in cui il Comune assumesse una posizione ufficiale. Pur tuttavia, da quel giorno di fine luglio nulla di concreto è stato fatto ed i risultati sono ora sotto gli occhi di tutti».