Voto unanime in Consiglio Comunale
Il Consiglio Comunale di Manduria rifiuta il sopralzo della discarica di contrada “Chianca”. Con voto unanime, maggioranza e minoranza hanno inteso tutelare il territorio da un’altra violenza di tipo ambientale, preservandolo dallo stoccaggio di circa 400mila altre tonnellate di rifiuti.
«L’area ove insiste la discarica di contrada “Chianca” è interessata anche da altre discariche, tra loro confinanti, di cui una oggetto di imminente esecuzione di lavori di bonifica e di messa in sicurezza (quella di contrada “Cicci”), e per la cui attuazione si è avuto un finanziamento di un milione e 400mila euro, e l’altra di proprietà privata» ha sostenuto il sindaco Roberto Massafra nella lunga e articolata relazione, che fa parte integrante della delibera. «Da una serie di analisi preventive svolte, nella discarica di contrada “Cicci” è stato accertato il superamento dei limiti tabellari di alcuni metalli presenti nella falda (boro, nichel, arsenico), aventi, quindi, caratteristiche inquinanti, che fanno presumere un serio ed importante rischio per la salute dei cittadini.
L’Amministrazione ha pure chiesto ai soggetti concessionari o titolari delle altre due discariche gli esami delle acque sotterranee, da cui è emerso l’elemento inquinante di manganese in uno dei pozzi spia dell’impianto gestito da “Manduriambiente”.
Il quadro di quel territorio, martoriato da insediamenti che hanno provocato le situazioni descritte e che fanno risultare questa città tra quelle con più alta incidenza di tumori delle tiroide, non consente di appesantire ulteriormente la situazione di degrado ambientale e, pertanto, nell’attesa di acquisire i risultati derivanti dall’effettuazione delle prove previste dal piano di caratterizzazione e di effettuare tutte quelle opere finalizzate alla conseguente messa in sicurezza della discarica di contrada “Cicci”, si ritiene opportuno non procedere all’ulteriore conferimento di rifiuti nella discarica di contrada “Chianca”.
E’ evidente, pertanto, che la delibera dell’O.G.A., con la quale si è dato l’indirizzo al sindaco di emettere l’ordinanza, appare dettata esclusivamente da ragioni o pretese dei comuni costituenti l’ex Ato Ta 3 di carattere economico, in quanto, continuando a conferire i rifiuti presso la ormai esaurita discarica di contrada “Chianca”, manterrebbero la stessa tariffa».
All’unanimità, previo accoglimento di qualche emendamento proposto dal gruppo del Pd e dal consigliere Leo Girardi, il Consiglio, dunque, “condivide la posizione assunta dal sindaco Massafra nella riunione dell’O.G.A. di mercoledì scorso, ritenendo motivato il parere negativo espresso in merito alla richiesta di emettere un’ordinanza nei confronti di “Manduriambiente” per continuare a gestire l’impianto nell’attuale configurazione”.
Inoltre il consesso, “prendendo atto che non si rilevano le condizioni di emergenza, espressamente previste dalla legge”, inoltre richiesta all’O.G.A. “affinchè la stessa proceda, nelle more dell’attuazione del progetto autorizzativo AIA del 18 ottobre scorso alla individuazione di altri siti ove conferire, nel frattempo, i rifiuti solidi urbani”.