Il resoconto di un convegno promosso dall’associazione “Riprendiamoci il pianeta”
La nostra regione sia libera dagli organismi geneticamente modificati.
E’ l’auspicio lanciato dall’associazione “Riprendiamoci il pianeta”, che nei giorni scorsi ha promosso, insieme all’associazione “S.U.M.” (Stati-Popoli Uniti del Mondo), un convegno su un tema quanto mai attuale, nel corso del quale ha relazione il prof. Pietro Perrino, già direttore della banca genetica del CNR di Bari.
«Il prof. Perrino ha spiegato, con parole semplici ma incisive, il vero significato di “organismo geneticamente e artificialmente modificato”, con tutte le tremende e irreversibili conseguenze che la produzione di semi, la coltivazione e l’uso di prodotti di questo tipo implica per la salute nostra e del pianeta» si legge in una nota a firma di Andrea De Tommaso, rappresentante dell’associazione “Riprendiamoci il pianeta”. «Interessi economici e ambiguità da una parte e cattiva informazione dall’altra consentono il proliferare di tutte le conseguenze che ne derivano, tra cui un dilagare di intolleranze alimentari, allergie, tumori, ecc., che pure rientrano ormai in una letteratura medica che ha documentato, con tanto di protocolli, gli effetti dell’alterazione genetica, chimica e radioattiva e quelli sulla coltivazione che essa produce».
Oltre cento comuni pugliesi hanno approvato una delibera finalizzata alla salvaguardia della produzione biologica del proprio territorio, mantenendola libera da OGM. Manduria non è tra questi.
«L’associazione RIP intende collaborare perché altri comuni prendano in seria considerazione la salute dei propri cittadini, oltre a trovare alternative come una diversa filiera commerciale, che dovrà privilegiare le esigenze delle comunità, invece che quelle di un mercato sempre più mondiale, globale e sovranazionale, in grado di schiacciare ciò per cui dovrebbe esistere, cioè la nostra umanità. Lo slogan “dal produttore al consumatore” deve essere di più di una semplice affermazione pubblicitaria, ma deve divenire assoluta realtà».