giovedì 28 novembre 2024


18/11/2013 10:33:01 - Manduria - Attualità

Ma il “no” del Consiglio Comunale ha ancora un valore dopo che la Regione ha rilasciato l’A.I.A. al progetto?

I rifiuti dei 17 comuni dell’ex Ato Ta 3 vengono dirottati, per almeno 60 giorni, a Massafra. E’ questa la decisione dell’Organismo di Gestione d’Ambito, che si è riunito, d’urgenza, sabato mattina a Taranto e che non ha potuto che prendere atto del doppio rifiuto di Manduria: il primo è quello del sindaco Roberto Massafra, il quale, indicando anche una recente sentenza del Tar, sostiene che la competenza ad emettere delle ordinanze che riguardano più comuni non gli appartiene, disattendendo così l’invito dell’O.G.A.; il secondo è quello dell’intero Consiglio Comunale di Manduria, che, dando man forte al sindaco, si è espresso contro il sopralzo della discarica di contrada “Chianca”.
La partita, però, crediamo che sia tutt’altro che chiusa. La decisione del Consiglio Comunale non sarà affatto vincolante per il proseguo dell’iter burocratico finalizzato al sopralzo della discarica stessa, per il quale esiste un progetto che ha già ricevuto l’Autorizzazione Integrata Ambientale da parte della Regione. Quest’ultimo ente, di fatti, rilasciando l’A.I.A, già non ha tenuto per nulla in considerazione l’altro “no” espresso dal Consiglio Comunale di Manduria, nel corso della legislatura in cui è stata sindaco Paolo Tommasino. Se, quindi, Manduria vuol intraprendere una legittima battaglia tesa a preservare il proprio territorio dall’arrivo di altre 400 tonnellate di rifiuti (in considerazione anche dell’inquinamento di falda ed aria già esistente in quella zona precisa, in cui esiste un’altra discarica satura, mai messa in sicurezza e bonificata), dovrà individuare degli appigli giuridici per fermare l’iter del progetto, che entrerà a breve nella fase della pubblicazione del bando di gara.
C’è poi un altro aspetto che non si è tenuto in considerazione: è quello economico. Conferire i rifiuti a Massafra per i prossimi due mesi costerà più del doppio rispetto alla discarica di contrada “Chianca”. Il conferimento a Manduria sinora costava intorno alle 55 euro a tonnellata; quello a Massafra, a partire da oggi, costerà 124 euro a tonnellata e a questa somma va anche aggiunto il trasporto.
Proprio per questa lievitazione dei prezzi (anche se presto i costi di conferimento saranno unificati, proprio per evitare queste enormi disparità di trattamento), alcuni comuni dell’Ato Ta 3 hanno chiesto ed ottenuto di inserire, nella delibera dell’Ato, la richiesta dell’accertamento delle responsabilità per l’aggravio dei costi, che saranno a carico dei cittadini.
Intanto, sull’emergenza ambientale di Manduria, il vignettista manduriano Paolo Piccione ha realizzato una vignetta (che pubblichiamo accanto) in cui si rimarcano le vertenze relative alla discarica e al depuratore.










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