giovedì 28 novembre 2024


28/11/2013 12:30:13 - Manduria - Attualità

Dal primo dicembre l’aumento del 33.78%: genitori in agitazione

Aumentano i costi e lievitano anche le spese a carico delle famiglie relative al servizio di refezione scolastica: 50 centesimi in più per ogni pasto, equivalenti ad un incremento, da applicare a partire dal primo dicembre prossimo, del 33,78%.
Eppure il Comune continua a garantire con propri fondi la copertura del 50% dei costi del servizio, cresciuti con l’aggiudicazione (quinquennale) della gara d’appalto al raggruppamento temporaneo di imprese composto da “Coop. di lavoro Solidarietà e Lavoro” di Roma, “Brin Mense” di Brindisi, e “Ladisa” spa di Bari.
Con il nuovo contratto, stipulato il 24 settembre scorso, il costo di ogni pasto è determinato in 3,96 euro oltre Iva. Il Comune si fa carico del 50% di questo costo (1,98 euro), mentre la seconda metà (1,98 neuro) è a carico dell’utenza, ovvero delle famiglie i cui figli frequentano la scuola materna dei tre circoli didattici.
Di conseguenza, il costo di ogni pasto dei bambini aumenta, per le famiglie, di 50 centesimi, poiché passa da un euro e 48 centesimi della tariffa ora in vigore a un euro e 98 centesimi della tariffa che entrerà in vigore dal primo dicembre prossimo.
Cresce, pertanto, anche il costo dei blocchetti dei buoni: per 22 buoni pasto (che coprono il mese di 30 giorni), si passa da 32,56 euro precedenti a 43,56 euro, con un incremento di 11 euro mensili, equivalenti, appunto, al 33,78%.
La notizia dell’aumento dei buoni-pasto è risultata particolarmente … indigesta ai genitori.
«Vogliamo capire quanto verrà a costare la scuola pubblica di questo passo…» ha sbottato un genitore. «Ai 43,56 euro per il pasto, dobbiamo aggiungere tutta una serie di costi che gravano sulle famiglie per le scuole non hanno più risorse e che rischiano di far diventare più conveniente la scuola privata».










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