giovedì 28 novembre 2024


03/12/2013 09:20:46 - Manduria - Attualità

L’intervista al segretario nazionale del sindacato di polizia Coisp, Franco Maccari

«Chi ci governa deve farsi un esame di coscienza: per contrastare la criminalità non ci si può basare solo sulla buona volontà dei poliziotti, il cui organico è sempre più ridotto all’osso e i mezzi sempre più carenti. Anche se a me provoca amarezza affermarlo, non avevamo mai toccato in passato un livello così basso».
Il segretario generale del sindacato indipendente di Polizia Coisp, Franco Maccari, non ha usato mezze misure per descrivere i disagi e le difficoltà per continuare a garantire la sicurezza in Italia.
«Il capo della Polizia, il prefetto Pansa, ha affermato, nei giorni scorsi, ciò che il nostro sindacato sta sostenendo da tempo» ha affermato Maccari a margine di un convegno sulle insidie del web e sulla pedofilia in rete, promosso proprio dal sindacato che egli rappresenta, insieme all’associazione “Chiara Melle” (riferiamo in un’altra pagina). «La sua denuncia avrebbe dovuto portare i massimi “rappresentanti” dei cittadini (i quali invece dimostrano totale lontananza dai bisogni di quest’ultimi) a rivolgere la loro attenzione verso l’apparato Sicurezza, con preoccupazione e volontà di porre immediato rimedio alle molteplici deficienze. Tutt’altro è stato invece fatto. Il comma 316 del Ddl di stabilità, approvato dal Senato, testimonia la volontà di 171 senatori di non garantire il superamento delle difficoltà operative in cui si troverà la Polizia di Stato e le altre forze dell’ordine nell’affrontare le continue contingenti esigenze di servizio. Ancora una volta, infatti, slittano le nuove assunzioni per Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Il Governo, ancora una volta, sta negando la richiesta di sicurezza dei cittadini e – cosa ancor più grave – lo fa nonostante, in questi giorni, lo stesso capo della Polizia abbia pubblicamente sottolineato, in maniera chiara, l’impossibilità di continuare a garantire una adeguata funzionalità della Polizia di Stato con l’attuale ridotto organico (peggio ancora in vista delle riduzioni che si concretizzeranno negli anni a venire)».
Maccari indica anche la motivazione che potrebbe essere alla base di questa mancanza di sensibilità.
«Durante la campagna elettorale quello della sicurezza dei cittadini è uno degli argomenti più sbandierati per cercare di conquistare consensi. Poi, però, una volta eletti, i politici dimenticano i nostri problemi. La ragione? A mio avviso i politici non pagano in termini di non consenso le promesse non mantenute. La loro elezione è garantita dalla posizione nelle liste…Se questa loro insensibilità fosse figlia di una precisa strategia, potremmo anche discuterne. Ma in realtà è frutto di ignoranza: loro ignorano le condizioni in cui operiamo. Quanti poliziotti crede siano in servizio, di notte, in una città come Taranto? Io penso non più di 4, 5 o 6. Proprio come in tutte le altre città. Ma poi ci sono i privilegiati: perché ci impiegano all’interno degli stadi se si tratta di un business che appartiene a privati?».










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