Nella prossima seduta del Consiglio Comunale, però, l’Amministrazione potrebbe “rimediare”
Anche i contribuenti manduriani dovranno versare allo Stato, entro il 16 gennaio prossimo, il 40% dell’aumento (0,2%) della seconda rata dell’aliquota Imu per il 2013 sulla prima casa. Il ritocco (da 0,4 a 0.6%) è stato stabilito dal Consiglio Comunale (con i soli voti della maggioranza), nella seduta di martedì scorso.
«Quando abbiamo approvato quella delibera non potevamo conoscere il contenuto del decreto legge che è stato poi approvato il giorno dopo e che prevede il pagamento della parte di Imu superiore alla aliquota base fissata al 0,4%: i proprietari di abitazioni principali dovranno infatti corrispondere ai Comuni il 40% di questa eccedenza, mentre il restante 60% è a carico dello Stato» afferma il vice sindaco, con delega alle Finanze, Nicola Muscogiuri. «Ci siamo trovati spiazzati e ora stiamo valutando i margini di intervento che la legge ci consente per cercare di attutire questa misura fiscale.
Contestualmente alle scelte obbligate in termini di entrate, l’Amministrazione ha concentrato tutti gli sforzi possibili per razionalizzare le spese e per consentire, già dal 2014, di poter far rientrare le aliquote nei margini di tolleranza della città» ha annunciato in Consiglio Comunale il vice sindaco Nicola Muscogiuri.
In attesa che arrivi il 2014, i contribuenti manduriani saranno … spremuti come non mai. Proviamo a vedere quanto influirà il pagamento della seconda rata dell’Imu sulla prima casa, alla luce delle recenti novità in materia.
Facciamo un primo esempio: su una casa di 5 vani utili con una rendita di 400,25 euro, il proprietario pagherà al 16 gennaio un saldo di 68 euro circa, mentre per un villino di 10 vani utili con una rendita di 840 euro il saldo sarà di 141 euro.
La batosta è in arrivo anche per i proprietari di seconde case, in particolare quelle della fascia costiera, che in genere hanno un classamento particolare, in quanto l’aliquota a saldo è stata fissata all’1,06% rispetto a quella precedente della 0,91%.
Per un villino di mare di 3 vani utili che ha pagato un acconto a giugno di 154 euro circa, si pagherà un saldo di 205 euro, con un incremento di 51 euro.