C’è già stato un sopralluogo da parte dei Vigili del Fuoco
Il ponte sul fiume Chidro è stato chiuso precauzionalmente al traffico da domenica sera.
La grande quantità di pioggia caduta a partire dal primo pomeriggio di sabato aveva enormemente aumentato la portata d’acqua del rigagnolo di San Pietro in Bevagna. A dare l’allarme, l’altro ieri sera, sono stati gli operatori del Servizio Emergenza Radio della Protezione Civile di Manduria, preoccupati sui possibili riflessi sulla tenuta del ponte. E’ stato dunque deciso di impedire il transito degli autoveicoli, in attesa di sopralluoghi sulla staticità della struttura che, in parte, sono stati eseguiti ieri mattina. Il Comune ha intanto richiesto il progetto alla Provincia, che eseguì l’opera alcuni lustri fa, per poter fare un raffronto con la situazione attuale. Per un po’ di tempo, pertanto, il traffico della litoranea sarà deviato sulla strada provinciale “Tarantina” (la Maruggio-Avetrana).
Qualche perplessità sulla tenuta del ponte era stata espressa, prima ancora degli acquazzoni di sabato e domenica, dall’ambientalista Mimmo Carrieri, il quale, in un esposto, aveva segnalato «il cedimento di una parte del costone in cemento, con significativa fuoriuscita di cavi elettrici e sembra anche telefonici. Essendo già agli inizi della stagione invernale, a causa del ritiro del calcestruzzo, si sono verificate delle micro e macro fessurazioni che con le piogge stanno facilitando l’ingresso di acqua, umidità ed agenti aggressivi che hanno provocato l’ossidazione dei ferri di armatura. Quest’ultima è accompagnata da un aumento di volume dei ferri, che accelera il processo di sgretolamento e messa a nudo delle armature. Altra causa di degrado della struttura del ponte è imputabile alle sollecitazioni dovute ai carichi cui esso è continuamente soggetto».