Si tratta di vecchi finanziamenti, sinora mai utilizzati
Non tutti i mali vengono per nuocere…
Gli acquazzoni dello scorso fine settimana, che hanno generato l’allarme sulla tenuta del ponte sul fiume Chidro (oggetto peraltro anche di un esposto che l’ambientalista Mimmo Carrieri aveva prodotto la scorsa settimana scorsa), hanno accelerato l’avvio di lavori di consolidamento già previsti da anni e mai eseguiti benché fossero a disposizione anche i relativi finanziamenti.
I lavori sono già iniziati ieri, come testimonia la foto che pubblichiamo a corredo dell’articolo. Nel frattempo è stato accertato che il ponte non presenta problemi gravissimi dal punto di vista della staticità. Si sono create, invece, quelle che i tecnici chiamano “fessurazioni”.
Alla fine della verifica strutturale eseguita lunedì mattina (alla presenza anche dei tecnici dei Vigili del Fuoco) è stato poi rilevato l’effettivo cedimento di un consistente tratto di marciapiede aderente il ponte, nonché la presenza di cavi elettrici dell’illuminazione pubblica e cavi telefonici scoperti, per i quali è stata chiesta l’immediata messa in sicurezza.
Già da domenica sera, comunque, il ponte era stato transennato e il transito dei veicoli vietato a scopo precauzionale, dirottando di conseguenza il traffico sulla strada parallela alla litoranea, ovvero la strada provinciale “Tarantina” (la Maruggio-Avetrana).
«A distanza di due giorni dal mio esposto e dall’intervento dei Vigili del Fuoco, ieri mattina, con inaspettata tempestività, alla presenza dell’architetto Stefania Sanseverino, l’impresa “Mello” di Veglie ha avviato i lavori di ripristino e messa in sicurezza del costone pericolante, aderente al ponte, nonché di protezione del tratto di costa dall’erosione del mare» annuncia Carrieri. «Sembrerebbe che questi lavori fossero già stati deliberati nell’anno 2007 ma che alla delibera in questione, forse perché dimenticata in qualche cassetto di qualche assessore, non era stata mai data esecuzione».
Considerata la velocità con la quale sono iniziati i lavori di ripristino delle fessurazioni e di tutte le altre anomalie tecniche riscontrate, è molto probabile che il transito sul ponte sul Chidro (e di conseguenza la percorrenza della litoranea) possa essere ripristinato nel giro di pochi giorni.