In avvio di seduta il Consiglio si spacca sulla questione-sanità
Il versante orientale della provincia chiede uguale dignità in termini di offerta di natura sanitaria rispetto agli altri presidi periferici.
E’ questo il succo della delibera approvata martedì sera all’unanimità dal Consiglio Comunale di Manduria, alla quale hanno partecipato anche i sindaci di Sava, di Lizzano, di Torricella e di Fragagnano, oltre ad un assessore di San Marzano.
Una seduta che è iniziata evidenziando delle profonde crepe fra le posizioni di maggioranza e minoranza e, in un caso, anche all’interno stesso della maggioranza. Dopo la relazione introduttiva del sindaco Massafra, che si è soffermato sui rischi che il “Giannuzzi” correrebbe, sono intervenuti i colleghi degli altri centri, che hanno manifestato la volontà di essere accanto a Manduria in questa battaglia.
Poi è stata la volta di Della Rocca (Pd), che ha definito come un “procurato allarme” inesistente il timore di chiusura dell’ospedale manifestato dal sindaco, avendo annunciato di aver interpellato proprio ieri mattina, a tal proposito, l’assessore regionale Gentile, nonché Leo Girardi (dell’omonima lista), che ha fatto notare come la seduta fosse stata di fatto “convocata da una testata giornalistica” e che, di fronte ad argomenti così importanti, non si debba “ragionare con la pancia, ma basarsi su documentazione ufficiale”.
Dopo una lunga sosta, maggioranza e minoranza hanno invece elaborato ed approvato all’unanimità una delibera, che contiene cinque richieste.
La prima è quella relativa “all’attivazione e all’organizzazione, in concreto, dei reparti di Oncologia e di Neurologia, con i posti letto stabiliti”.
Il consesso chiede poi di “assegnare all’ospedale di Manduria, in funzione della suddetta attivazione del reparto di Neurologia, i posti letto di recupero e di riabilitazione funzionale”. Inoltre di “riallocare presso l’ospedale di Manduria una o più unità operative semplici, soppresse, che sono invece presenti presso il presidio ospedaliero occidentale e il presidio ospedaliero della Valle d’Itria, con l’eventuale dotazione di posti letto (ad esempio Chirurgia Endoscopica e Laparoscopica)”.
L’altra richiesta è quella di “portare a compimento tutte le opere avviate e finalizzate al potenziamento dello stabilimento “Giannuzzi”. Inoltre di “definire in tempi rapidi la destinazione d’uso del secondo piano, in corso di ristrutturazione, prendendo in considerazione la riallocazione del Punto Nascite del presidio ospedaliero orientale, alla luce della recente apertura della Terapia Intensiva, necessaria per garantire la sicurezza della madre e del neonato”.