Adesioni, in alcuni casi motivate, sono giunte anche da manduriani che vivono in altre città d’Italia o d’Europa
Sono arrivate centinaia di adesioni alla petizione on line lanciata da Nino Filotico che contiene la richiesta ai sindaci di Manduria e Avetrana e al Gal “Terre del Primitivo” di aderire a “Lecce capitale della cultura 2019”. Adesioni in alcuni casi motivate, che sono giunte anche da manduriani che vivono in altre città d’Italia o d’Europa.
«Per motivi geografici, storici, linguistici e culturali Manduria è da sempre Salento» scrive Mimma I. nella pagina creata da Nino Filotico.
«Se non assumiamo consapevolezza, vuol dire che discutiamo invano: non possiamo minimamente sperare di migliorare» aggiunge Loredana I.
C’è chi si sofferma sulle ragioni storiche dell’appartenenza al Salento di Manduria.
«Manduria è sulla “via sallentina” e, oltre a Plinio, anche Tito Livio ci ricorda che Quinto Fabio Massimo “oppidum in Sallentinis Manduriam vi cepit”» ha notare Italo M. «Fenelon, nel suo Salento ideale, colloca l’incontro di Telemaco con la gente del posto, i manduriani, popolo saggio, sobrio, aperto all’accoglienza ma anche fiero custode della propria terra e della propria identità. In una parola, Manduria è la più salentina delle città del Salento e neppure un triste presente può cancellare tale identità».
Dalla base, quindi, arriva un plebiscito per cogliere quest’occasione per stringere più forti legami con Lecce e la sua terra.
«Per cultura e tradizione siamo più vicini a Lecce e dovremmo guardare allo sviluppo del Salento per imparare e crescere» scrive Maria Josè C.
Mentre Mattia F. rimarca che «Manduria è patrimonio del Salento!», Antonella D. sostiene la tesi che «la nostra terra è palesemente salentina nella lingua e nelle tradizioni, e chi ci vive (o ci ha vissuto) si riconosce esclusivamente in tale identità. Pertanto ha il diritto/dovere di reclamare quanto gli appartiene».
Adesioni giungono da manduriani che vivono nel resto d’Italia o in Europa.
Sandro S., che vive a Modena, ritiene che «la storia, l’arte, le tradizioni, la natura e la magnifica popolazione lo meritano». Gianni S., di Casale Monferrato, fa sapere che «da
sempre mi sento salentino e, come tale, parlo, penso, mangio e mi muovo. Manduria è Salento».
Dalla Germania Bruno P. afferma che «Manduria è un paese Messapico e merita di partecipare a Lecce Capitale 2019».
Luigi P. infine, si spinge oltre e traccia già un futuro differente.
«Potremmo anticipare quel che potrebbe succedere con una riforma elettorale che preveda piccole circoscrizioni territoriali omogenee, che impegnerebbero l’eletto sulle cose reali e di prospettiva come questa. E anche l’idea che era dietro la nuova visione dei distretti produttivi».