giovedì 28 novembre 2024


10/01/2014 20:46:52 - Manduria - Attualità

I sindaci della provincia jonica si incontreranno nuovamente lunedì prossimo per assumere una scelta che resta ancora delicata: in quale discarica dovranno essere conferiti i rifiuti dei 17 comuni dell’ex Ato Ta 3 a partire dal 15 gennaio?

Riunione interlocutoria dell’Organo di Governo d’Ambito l’altro ieri a Taranto. I sindaci della provincia jonica si incontreranno nuovamente lunedì prossimo, alle 16, per assumere una scelta che resta ancora delicata: in quale discarica dovranno essere conferiti i rifiuti dei 17 comuni dell’ex Ato Ta 3 a partire dal 15 gennaio?
Alla riunione dell’altro ieri ha partecipato anche il dirigente dell’assessorato regionale all’Ecologia Campobasso. La sua presenza è servita per chiarire alcuni dei dubbi che erano rimasti irrisolti nelle ultime riunioni e che riguardano, essenzialmente, il futuro della discarica di contrada “Chianca” a Manduria.
Essendo già stata rilasciata l’Autorizzazione Integrata Ambientale al progetto di completamento dell’impianto (attraverso la realizzazione della piattaforma di separazione dei rifiuti, che consentirebbe la biostabilizzazione) e della sua sopraelevazione (che consentirebbe di recuperare le volumetrie perse attraverso lo stoccaggio della frazione secca, non idonea come combustile da rifiuto), ieri si è discusso sui tempi di completamento dell’iter e di ciò che è previsto in regime di transitorietà. E’ stata ovvero valutata la possibilità tecnica di poter usufruire nuovamente dell’impianto di Manduria in tempi relativamente brevi.
In provincia di Taranto, l’alternativa a Manduria è costituita, allo stato attuale, solo dalla discarica di Massafra, la cui volumetria, peraltro, è vicino all’esaurimento.
Ci sono poi gli aspetti politici. Entrambi i Consigli Comunali (quello di Manduria prima e quello di Massafra poi), seppur con motivazioni differenti, hanno approvato, all’unanimità, una delibera attraverso la quale si manifesta la indisponibilità a continuare a ricevere, nel proprio territorio, le tonnellate di rifiuti prodotte nei 17 comuni dell’ex Ato Ta 3.
Non sarà, quella dell’Organo di Governo d’Ambito (ente che sovraintende sui flussi dei rifiuti all’interno della provincia), una soluzione semplice. E’ molto probabile che possa essere presa a maggioranza e che inevitabilmente finirà per scontentare qualcuno.
Non è da escludere che si possa individuare una mediazione. Ovvero chiedere ancora un piccolo “sacrificio” a Massafra finchè a Manduria, pur in regime di transitorietà, sarà possibile ritornare a conferire i rifiuti. Pur non tralasciando un aspetto importante: la gestione del progetto presentato da “Manduriambiente” dovrà essere aggiudicato attraverso una regolare gara d’appalto. All’interno di questa gara, difficilmente il Comune di Manduria accetterà nuovamente le attuali condizioni economiche, tutt’altro favorevoli.










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