giovedì 28 novembre 2024


13/01/2014 10:48:00 - Manduria - Attualità

«Non vogliamo soldi, finanziamenti, favori, né saltare sul carro dei vincitori: infatti la battaglia per portare il nostro territorio ad avere pari dignità col resto del Salento è cominciata molto tempo fa. Noi abbiamo persone, idee, cultura, energie, tanti giovani desiderosi di rimboccarsi le maniche. E un patrimonio eccezionale di arte, paesaggio, natura, che può solo arricchire l’offerta turistica di un progetto come quello della Capitale Europea della Cultura»

 
Continua a trovare adesioni, anche trasversali, la petizione avviata da Nino Filotico e diretta ai sindaci di Manduria e Avetrana e al Gal “Terre del Primitivo”, tesa a sollecitare l’adesione del versante orientale della provincia, quello, cioè, che ha nel proprio dna la salentinità, al progetto Lecce 2019.
«Taranto è rimasta fuori per la sua superbia» si legge nella relazione del promotore della petizione. «Ma è un’altra realtà, lontana da noi anni luce e non perde occasione per dimostrarlo. E dopo l’ennesima scommessa persa, non a caso ora chiede di “collaborare” con Lecce o Matera, indifferentemente. Viene da pensare: a seconda di chi vincerà. Perché allora non allearsi con Cagliari, in fondo sono entrambe città di mare!
Invece, c’è una bellissima parte del Salento che da questo progetto è stata esclusa per colpa di scelte miopi e soprattutto non condivise.
Senza di noi, il “Salento2019” sarebbe mutilato. Non deve succedere.
Anche a nome di coloro che sottoscriveranno questo appello, chiedo ai sindaci di Manduria e Avetrana e al presidente del Gal “Terre del Primitivo” di incontrare Paolo Perrone sindaco di Lecce, Mimmo Consales sindaco di Brindisi e il ministro della Cultura Massimo Bray, salentino anche lui. Scrivete loro tramite i giornali, andate a trovarli, e, dopo, invitateli a visitare questa parte di Salento che reclama dignità e partecipazione attiva. Spetta a voi, per il ruolo pubblico che rivestite».
Secondo Nino Filotico, «non bisognerà essere timidi: ci dovranno ascoltare perché la nostra è una causa più che giusta e i giochi non sono ancora chiusi. Ma bisognerà convincere qualcuno che sta già lavorando e sta facendo bene. Dovremo convincere tutti, che il nostro contributo è importante, per tutti.
Lecce capofila, Brindisi e le Terre del Primitivo. Così nel 2019 ci saranno tutti i Salentini, mentre le inutili province saranno invece un ricordo del passato.
Siamo nelle vostre mani. Rispondete a questo appello, con le vostre impressioni e le vostre critiche. Ma andate, non vi fermate al primo ostacolo, perché le cose belle alla fine succedono».










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