giovedì 28 novembre 2024


16/01/2014 20:44:15 - Manduria - Attualità

Sarà chiesta al Tar la sospensiva presidenziale, che si ottiene nei casi di straordinaria urgenza

Il Comune di Manduria impugnerà la delibera dell’Organo di Gestione Ottimale. Sarà chiesta al Tar la sospensiva presidenziale, che si ottiene nei casi di straordinaria urgenza.
L’Amministrazione Comunale manduriana intende opporsi con ogni mezzo alla decisione di ritornare a conferire i rifiuti “tal quali” nella discarica di soccorso che si ricaverà attraverso il sopralzo di quattro metri dell’impianto di contrada “Chianca”. Al massimo nella giornata odierna sarà conferito un incarico ad un legale per impugnare l’atto, che si ritiene totalmente illegittimo.
Secondo il Comune, infatti, allo stato attuale non esiste più un gestore, in quanto la convenzione con “Manduriambiente” è scaduta nel momento in cui si è esaurita la volumetria della discarica. Chi dovrebbe, allora, gestire la “fase della transitorietà”, durante la quale, secondo l’Organo di Gestione Ottimale, i rifiuti dei 17 comuni dell’ex Ato Ta 3 dovrebbero riprendere a conferire i rifiuti? Peraltro, sempre secondo la convenzione che disciplina il rapporto fra Comune di Manduria e “Manduriambiente”, al termine della gestione della discarica, la struttura diventa di proprietà dell’ente pubblico. In tal senso, infatti, si tenterà di predisporre un verbale, chiedendo le firme dei rappresentanti di “Manduriambiente”.
Le obiezioni dell’Amministrazione toccano anche altri aspetti importanti. Gli amministratori manduriani contestano la possibilità che possa essere espletata una gara d’appalto in novanta giorni, a partire, in pratica, da ora. Non sarebbe possibile innanzitutto perché l’Autorizzazione Integrata Ambientale è stata rilasciata ad un progetto preliminare. Prima di bandire la gara, conseguentemente, andrebbe realizzato un progetto esecutivo.
Altre perplessità vengono avanzate anche sulla possibilità di espletare una gara d’appalto così complessa (sarà ad evidenza europea), di affidarne la gestione (sempre che non ci siano ricorsi) e di eseguire i lavori per il sopralzo e per il completamento dell’impianto nel giro di appena 360 giorni.
Si contesta, altresì, la prospettiva di continuare a conferire rifiuti “tal quali” anche nella discarica di soccorso.
«Il sopralzo previsto nel progetto è di quattro metri» fanno notare gli amministratori manduriani. «Complessivamente si ricaverebbero ulteriori 300.000 metri cubi. Se si decidesse di conferire rifiuti “tal quali”, come è avvenuto sinora, questa ulteriore volumetria si esaurirebbe al massimo entro un paio di anni. Cosa avremmo risolto? Bisogna, invece, mettere la struttura nella condizione di stoccare solo la parte non riciclabile dei rifiuti, in modo da poter utilizzare l’impianto per almeno una decina di anni».
Il Comune di Manduria rilancia, pertanto, la propria proposta: si continui a scaricare i rifiuti nella discarica di Massafra o, in alternativa, nelle due discariche per rifiuti speciali esistenti nella provincia di Taranto, come già indicato dalla Regione Puglia. Le deroghe previste dall’A.I.A. andrebbero applicate solo qualora nella provincia di Taranto non vi siano più volumetrie disponibili.










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