giovedì 28 novembre 2024


22/02/2014 17:34:50 - Manduria - Attualità

A trent’anni di distanza, Anna Maria Fusco racconta per la prima volta la storia del proprio rapimento

Sarà presentato questa sera, alle 18, presso il Museo della Civiltà del Primitivo del Consorzio Produttori Vini di Manduria, “Verità nascoste”, il libro, edito dalla Wall Records, attraverso il quale, a trent’anni di distanza, Anna Maria Fusco racconta per la prima volta la storia del proprio rapimento, che risale al 1983. Nelle pagine di questo libro, emerge il dramma vissuto da Anna Maria nei lunghi sette mesi di prigionia tra le grotte e le caverne del Gargano.
“Figlia del noto imprenditore del vino Antonio Fusco, la giovane fu rapita negli anni ’80 in una tranquilla mattina di novembre dall’anonima sequestri di Raffaele Cutolo, un clan poi costituitosi nella Nuova Camorra Organizzata Pugliese (N.C.O.P)” si legge nella nota di presentazione dell’evento. “Da quel momento, fino al giorno della liberazione, la ventenne ha visto quotidianamente la morte in faccia. E oggi, dopo anni di silenzi, ha deciso di divulgare i soprusi, gli stupri, le violenze e le angherie di ogni genere della quale è stata vittima.
Il suo è un racconto autobiografico, appassionante e ricco di emozioni drammatiche nel quale ogni parola pesa come un macigno e ripercorre il dramma in ogni particolare”.
Il racconto autobiografico di Anna Maria ha una finalità ben precisa.
“Il libro ha lo scopo di sensibilizzare i giovani e di esortarli a vivere con animo propositivo, lontani da percorsi illegali” si legge ancora nella nota. “L’autrice ha messo a nudo verità imbarazzanti e raccapriccianti, vissute in condizioni disumane. All’epoca l’evento ebbe risonanza nazionale, tanto che anche Papa Wojtyla fece un appello ai rapitori e, quando le speranze sembravano ormai vane, la giovane venne liberata nei pressi della stazione di Canosa”.
Per la prima volta, questa sera, la maestra di Manduria apre lo scrigno in cui aveva racchiuso questa sua dolorosa esperienza.
«Non è stato facile per me raccontare la tragedia che ho vissuto, ancora presente nell’anima» sono le parole dell’autrice del libro. «Il tempo non ha cancellato le cicatrici di quell’esperienza. Esorto tutti alla redenzione e alla “civilizzazione dell’anima”».
Oggi il suo è un animo sensibile, forte della sua grande fede e ne è testimonianza la grazia concessa ad uno dei suoi carcerieri.
Completa il libro un cd di musiche classiche e di colonne sonore, che accompagnano tutte le fasi del racconto, scritte e suonate al pianoforte da Federica Perpignano e Christian Salerno, con la voce di Rosanna Volpe. Hanno collaborato alla realizzazione del progetto editoriale Valentina Marzano (che ha curato la copertina), Maria Addolorata Perrucci (autrice delle fotografie del cd) e Rosanna Baldari (autrice dei quadri riprodotti nel libro).










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