Quarantacinque diversamente abili dell’Anffas di Sava hanno vissuto una splendida esperienza
Quarantacinque persone diversamente abili della sede Anffas onlus di Sava, presieduta da Romano De Donatis, sono stati ospiti per una settimana presso una moderna struttura della Santa Sede. Un evento straordinario per questo gruppo di persone (la maggior parte di Sava, Manduria e Lizzano), che non solamente hanno avuto l’opportunità di essere ricevuti dal Papa, ma sono stati addirittura ospitati gratuitamente dal Santo Padre. E ciò per specifica volontà espressa da Benedetto XVI.
«La settimana di soggiorno romano è stata meravigliosa e ricca di iniziative» raccontano gli accompagnatori della sede Anffas di Sava. «Sono state organizzate visite alle più belle zone di Roma: dalle basiliche alle piazze, dal Colosseo ai Fori Imperiali. I ragazzi hanno però preferito la visita allo zoo di Villa Borghese e gli annessi giochi. Scelta comprensibilissima per questi ragazzi, più attratti dalle occasioni di svago e di divertimento.
Il momento più bello ed emozionante è stato però quello dell’udienza del Papa. I ragazzi, con i loro accompagnatori, hanno avuto l’opportunità di conoscere da vicino Sua Santità.
Per tutti è stato un ritorno a casa più ricco di Fede, necessario per affrontare in maniera diversa le problematiche quotidiane che ci riserva l’handicap.
L’iniziativa si inquadra nell’ambito delle numerose attività, su tutto il territorio nazionale, che da oltre cinquant’anni l’Anffas svolge durante tutto l’anno, con grande volontà ed abnegazione di tutti i suoi collaboratori, che nella solidarietà e nell’aiuto pratico ai ragazzi diversamente abili vedono una ragione di vita. Si tratta di una crescita di indubbio valore umanitario.
Siamo troppo abituati a correre, a inseguire delle chimere, dei sogni, affannati nella ricerca perenne di qualcosa di irraggiungibile, ma perdiamo di vista i principi fondamentali con i quali i nostri genitori ci hanno allevato.
La nostra esistenza è misera, se non la arricchiamo di momenti di solidarietà. E’ troppo semplice camminare in discesa, dobbiamo fare nostro il fardello di chi è più sfortunato. L’associazione delle famiglie ha questo scopo: è un momento di crescita di cui esser fieri, e con tenacia perseguiremo sempre su questa strada».
Il comunicato si chiude con i ringraziamenti al direttore della struttura e a tutto il personale per la squisita accoglienza.
Nella galleria un’ampia rassegna fotografica.