E’ composta dagli spingitori Antonio Puglia, Dario Daversa, Antonio Torchiani e Giovanni Distratis e dall’incitatore Mimmo Andrisano
Indossava la maglietta rossa ed è composta dagli spingitori Antonio Puglia, Dario Daversa, Antonio Torchiani e Giovanni Distratis e dall’incitatore Mimmo Andrisano la squadra che si è imposta l’altro ieri sera nella prova di selezione del “Palio delle Botti”. Rappresenterà Manduria nelle gare si svolgeranno in diverse regioni italiane sino a fine settembre e che serviranno ad acquisire preziosi punteggi nella classifica generale. Le prime dieci squadre parteciperanno poi alla finale nazionale del 2 ottobre a Vittorio Veneto.
Costituiva, sicuramente, uno dei “divertissements” medioevali. Fra giostre e altre sfide che si basavano sull’abilità o sulla forza dei partecipanti, c’era anche questo: il Palio delle Botti.
In diversi centri italiani, soprattutto del centro-nord Italia, si trovano notizie storiche di questa singolare gara. All’origine, in alcuni casi, vi era una competizione fra gli artigiani tinai, che si sfidavano in gare per dimostrare la bontà dei loro manufatti.
Nel 2007, l’associazione “Città del Vino”, per festeggiare i primi venti anni di attività, decise di dar vita ad una manifestazione da ripetersi ogni anno. Una manifestazione che doveva, per forza di cose, avere come tema il vino o gli “strumenti” utilizzati per affinarlo, per farlo maturare e, quindi, per aggiungere altri aromi. Si adottò il “Palio delle Botti”, festa itinerante che avrebbe dovuto coinvolgere tutte le città in cui il vino è uno dei prodotti più importanti dell’economia.
Manduria, “Città del Vino” per eccellenza in quanto culla del “Primitivo”, si è iscritta per la prima volta quest’anno, su iniziativa dell’assessore alle Attività Produttive, Gianluigi De Donno. Essendo, insomma, l’anno zero, si è voluto innanzitutto scegliere la squadra che dovrà rappresentare la città messapica. Per farlo, domenica sera, nel centro di Manduria, si è svolta la competizione selettiva. Sono state cinque le squadre che, dopo essersi presentate alla “punzonatura”, si sono date battaglia. Questi componenti delle altre quattro squadre: Andrea Stranieri, Amedeo Libardi, Mattia Stranieri, Enrico Zaccaria, con incitatore Giuseppe Attanasio; Giuse Antonaci, Eugenio Pichierri, Luigi Puglia; Pietro Dimitri, Fabio Marasco, Angelo Perchio, con incitatrice Anna Solidoro; Antonio Scorrano, Salvatore Chimienti, Gregorio Giuliano, Fabio Petacchi, con incitatore Marco Rodio.
La finale ha emerso il proprio verdetto: i più abili e più “forzuti” sono stati i componenti della squadra rossa.
Simpatica l’iniziativa, magari da collocare nelle ore serali e con uno speaker in grado di commentare ciò che avveniva.