mercoledì 27 novembre 2024


01/09/2016 06:58:20 - Manduria - Attualità

Il circolo Legambiente di Manduria saluta con entusiasmo la nascita del comitato a favore dell’abbattimento dell’ecomostro sul fiume Chidro e il ripristino dello stato dei luoghi ex ante con lo smantellamento di ogni manufatto in muratura, cemento e copertura in asfalto

 
Anche Legambiente aderisce al comitato “Chidro libero”, nato con l’obiettivo di ottenere l’abbattimento e la rimozione del rudere inutilizzato che si trova vicino alla sorgente del rigagnolo di San Pietro in Bevagna.
«Il circolo Legambiente di Manduria saluta con entusiasmo la nascita del comitato a favore dell’abbattimento dell’ecomostro sul fiume Chidro e il ripristino dello stato dei luoghi ex ante con lo smantellamento di ogni manufatto in muratura, cemento e copertura in asfalto e con la contemporanea rinaturalizzazione del sito» si legge in una nota di Legambiente. «Pertanto il circolo non può che aderire a ogni iniziativa che sia finalizzata alla completa rinaturalizzazione dei luoghi, già violentati anche dalla costruzione di un enorme ponte.
L’esempio da seguire lo abbiamo sotto i nostri occhi ed è dato dal successo naturalistico e turistico ottenuto dallo smantellamento della strada provinciale che tagliava e divideva le dune dalla salina di Torre Colimena.
Il nostro impegno in questa battaglia del resto risale a molti anni fa: nel 1998 riuscimmo a far presentare un interrogazione parlamentare dall’allora senatore Alò e poi a far venire vari giornalisti nazionali e la trasmissione Rai Speciale Tg1 per parlare di questo scandalo. Purtroppo finora non vi è stato alcun esito positivo, ma solo tante promesse.
Speriamo pertanto che l’adesione di tante associazioni, partiti e movimenti, tutti uniti in questa comune battaglia, potrebbe finalmente restituirci il nostro Chidro nella sua originaria bellezza».











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