mercoledì 27 novembre 2024


04/09/2016 11:20:47 - Manduria - Attualità

Da una ventina di giorni, inizialmente solo nelle ore serali ma ora anche in quelle mattutine, gran parte della città è avvolta da un cattivo odore che ammorba l’aria nella città

 
A Manduria tira una .. brutta aria. Nel senso letterale e non figurato del termine.
Da una ventina di giorni, inizialmente solo nelle ore serali ma ora anche in quelle mattutine, gran parte della città è avvolta da un cattivo odore che ammorba l’aria nella città e più in particolare di alcuni quartieri, come quello di “Santa Gemma Galgani” e di altri rioni e caseggiati della stessa zona. A volte, questo puzzo nauseante, insopportabile, viene spinto dal vento sino al centro della città.
Nonostante il gran caldo di questi ultimi giorni, pertanto, centinaia di famiglie sono costrette a restare in casa, con finestre ermeticamente chiuse e con i climatizzatori spenti, per cercare di tenere fuori dalle abitazioni il cattivo odore rivoltante. Con il fetore, si iniziano a “propagare” anche i dubbi sull’origine di tale cattivo odore e i timori sui potenziali pericoli sulla salute di chi è costretto ad inalare quest’aria.
C’è chi si è rivolto direttamente all’Arpa, come il cittadino Francesco Capogrosso, richiedendo, attraverso la posta elettronica, un immediato intervento.
«Ogni sera, un odore nauseante molto sgradevole si diffonde nella città di Manduria» ha scritto Capogrosso nella sua segnalazione. «Vorrei fossero presi degli immediati provvedimenti in quanto molta gente accusa disturbi respiratori, accompagnati da un senso di nausea, proprio a causa della tossicità inspirata».
La risposta dell’Arpa non si è fatta attendere.
«Questo ufficio provvede subito ad inoltrare la richiesta a chi di competenza e a inviare una risposta entro i termini previsti dalla legge: 30 giorni per richieste di dati ambientali» ha assicurato l’Arpa.
C’è poi chi ha inviato sollecitazioni alle forze dell’ordine.
Diverse le ipotesi che stanno circolando in questi giorni. Escludendo quelle più catastrofiche che circolano sui social network e che finiscono per creare un ingiustificato allarmismo, a generare il cattivo odore potrebbe essere un’azienda che opererebbe nella immediata periferia della città. In tal caso, però, non si spiegherebbe come mai l’olezzo si avverte soprattutto di notte, dando per scontato che, nelle ore notturne, le aziende della zona non lavorano.
Essendo da anni chiusa la discarica di contrada “Chianca”, l’altra possibilità presa in considerazione è legata al vecchio depuratore, ormai obsoleto e fuori dal rispetto di ogni legge, in cui confluiscono i liquami neri della città. Non sarà un caso che i cattivi odori si sprigionino anche dai tombini della fogna bianca, nella cui rete, purtroppo, sono collegati, abusivamente, gli scarichi della fogna nera di molte abitazioni.










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