Dopo un primo sgombero disposto dalle forze dell’ordine nel corso alla fine del luglio scorso, i Rom sono ritornati in quell’area, lasciando evidenti “tracce” della loro presenza: rifiuti e materassi in ogni dove
Un altro gruppo di Rom si è accampato a Torre Borraco.
Dopo un primo sgombero disposto dalle forze dell’ordine nel corso alla fine del luglio scorso, i Rom sono ritornati in quell’area, lasciando evidenti “tracce” della loro presenza: rifiuti e materassi in ogni dove.
A segnalarne la presenza, anche attraverso una serie di foto postate sul proprio profilo di facebook, è stato Francesco Capogrosso.
«Faccio una importante premessa: non sono un razzista» scrive sul proprio profilo facebook. «Però, passando dalla zona di Torre Borraco, sono rimasto senza parole: rifiuti dappertutto. I Rom si accampano, occupano, inquinano, sporcano e trasformano la zona, ricca di macchia mediterranea e di canneti, in una discarica a cielo aperto. Area che viene utilizzata, inevitabilmente, anche per i bisogni, La biancheria, poi, viene lavata in mare.
Rispetto questa gente, ma è necessario che anche i Rom rispettino noi e il nostro ambiente.
Ora accade che il Comune dovrà attingere dalle tasse dei cittadini per riparare i danni e far bonificare l’area in questione. Non solo. Gli ignari bagnanti si immergeranno nell’acqua cristallina in cui, poco prima, questa gente ha .. fatto e strafatto.
Le foto sono emblematiche: altro che impegno nella raccolta differenziata.
Alla base della mia denuncia vi è la preoccupazione per la salute dei miei figli e di tanta altra gente. Perché non far rispettare le regole anche a queste persone?».
A fine luglio, gli agenti del Commissariato di Manduria, in collaborazione con personale del Comando locale dei Vigili Urbani, imposero lo sgombero a circa 20 nuclei familiari che, da qualche tempo, si erano accampati nell’area del fiume Borraco. Successivamente, con l’ausilio di personale specializzato, la zona fu ripulita dai rifiuti e fu ripristinato lo stato dei luoghi.