Non mancano le difficoltà, come la crisi da narcosi da azoto
E’ proiettato verso il raggiungimento del suo obiettivo Paolo De Vizzi, il 42enne atleta di Manduria rimasto disabile a 22 anni in seguito ad un incidente stradale che si è immerso l’8 settembre scorso ad una profondità di dieci metri in uno specchio d’acqua antistante il porticciolo della piccola marina di Nardò. De Vizzi fuoriuscirà domani, domenica 11 settembre, intorno alle 11 riuscendo così nel record mondiale di permanenza in immersione subacquea.
«Lo scorso anno un medico iperbarico egiziano - ha raccontato prima di immergersi De Vizzi, che detiene il record mondiale per disabili - è riuscito nelle acque di Sharm el Sheik a rimanere sott'acqua in continuità per 51 ore e 23 minuti. Il mio obiettivo è non solo di superare questo limite, ma di raggiungere le 60 ore. Mi sto preparando da due anni».
«Tutto procede bene - racconta uno dei componenti del team che segue l’atleta, Claudio D’Oria - stasera alle 23 supera il record delle 53 ore 2 30 minuti». «In queste ore in acqua - racconta - ha giocato a scacchi, ha fatto giri lungo la costa legato ad una tavola, insieme agli altri del team. Ieri sera alle 23 è entrato in narcosi da azoto ma questo momento di crisi è stato superato molto bene. E’ stanco, ha dormito poco. Stanotte era agitato, non voleva alimentarsi, poi l’ha fatto con soluzioni saline e liquidi con proteine. Ha superato anche le fasi di freddo che ha risolto con cioccolata calda e latte di soia». Paolo De Vizzi è assistito da un team specializzato composto da medici e sub che si alternano ogni dieci ore.