La maggioranza: «Non spetta a noi decidere: le competenze sono del commissario regionale»
La richiesta della minoranza di opporsi alla riapertura della discarica di contrada “Chianca” non passa. La maggioranza ha ritenuto non proponibile tale istanza in quanto le competenze, in presenza della certificazione di nuova volumetria (19.900 metri cubi) non sarebbero più del Comune di Manduria, bensì del commissario nominato dalla Regione Puglia. Con l’attestazione da parte dei collaudatori della creazione della nuova volumetria, torna ad avere efficacia l’originaria concessione di cui era titolare “Manduriambiente”: secondo il contratto, è valida finchè sono disponibili volumetrie.
Contro la proposta dell’opposizione hanno votato i 9 consiglieri di maggioranza presenti in aula e Luigi Morgante (Area Popolare). Si sono astenuti, invece, Barbieri (Area Popolare) e, stranamente, Durante, il cui nome compare fra i firmatari della proposta della delibera, poi bocciata. A favore hanno votato i tre consiglieri della Lista Girardi presenti e gli indipendenti Venere e Giuliano.
«Non possiamo decidere niente» è il concetto espresso dall’assessore all’Ambiente, Amleto Della Rocca. «Il voto del Consiglio Comunale non serve a nulla, poiché la normativa prevede altro: con l’attestazione della presenza di nuova volumetria, il Comune non ha più la titolarità sulla discarica. Ciò che possiamo fare è altro: ottenere delle condizioni più favorevoli alla nostra città in merito alla determinazione della tariffa di conferimento dei rifiuti e, poi, l’annullamento dei crediti vantati da parte di “Manduriambiente”, ovvero circa 20 milioni di euro complessivi per tutti i comuni dell’ex Ato Ta 3 (oltre 3 milioni di euro solo da Manduria). Chiaramente, in quella volumetria potranno essere “coltivati” solo i rifiuti biostabilizzati, così come è testualmente indicato nei verbali esistenti».
Di tutt’altro avviso i consiglieri di minoranza, che hanno espresso, a più riprese, dubbi su questa operazione.
«Come mai nell’autunno del 2013 la stessa “Manduriambiente” ha attestato l’esaurimento della volumetria?» si è chiesto Girardi. «Forse voleva creare le condizioni di emergenza affinchè l’iter per la concessione dell’autorizzazione integrata ambientale per la sopraelevazione fosse più veloce? E chi ci dice, ora, che questo sia solo il primo passo verso l’ampliamento della volumetria della discarica? Credo che il risparmio che deriverà ai contribuenti manduriani sia un’inezia rispetto ad un’altra esigenza, molto più sentita: quella della tutela della salute» ha concluso Leo Girardi, leggendo un passaggio del verbale della commissione di inchiesta sulle attività illecite in materia di rifiuti.