«Ritengo che sia necessario che la Regione Puglia approfondisca la questione e acquisisca celermente informazioni certe»
Il consigliere regionale Cosimo Borraccino ha presentato un’interrogazione urgente sulle polveri alla diossina che sarebbero state trasportate a Manduria nel 2015 e, più in generale, alcune problematiche riguardanti lo stabilimento siderurgico di Taranto.
«Secondo quanto pubblicato da diversi organi di stampa, apprendiamo che alcuni lavoratori del siderurgico avrebbero rivelato l’esistenza di un traffico riguardante lo smaltimento delle polveri di diossina prodotta dagli elettrofiltri del camino E312 dell’Ilva che, nel periodo precedente il 2005, sarebbero state trasportate a Manduria, luogo nel quale non risulta esistente nessun impianto autorizzato a ricevere quella tipologia scorie» scrive il presidente della Commissione Affari Generali e Personale della Regione Puglia. «Ritengo, pertanto, che sia necessario che la Regione Puglia approfondisca la questione e acquisisca celermente informazioni certe.
Sollevo inoltre la questione relativa allo studio realizzato nell’ambito delle attività del Centro Salute e Ambiente della Regione Puglia» aggiunge il rappresentante di Sinistra Italiana, «che ha evidenziato come tra i bambini di età compresa tra 0-14 anni residenti a Taranto “si sono osservati eccessi importanti per le patologie respiratorie” e in particolare tra i bambini residenti al quartiere Tamburi, dove “si osserva un eccesso di ricoveri pari al 24%” in più; una percentuale che sale “al 26% tra i bambini residenti al quartiere Paolo VI”. Dati molto allarmanti cui occorrerebbe dare una risposta!
Chiedo inoltre di conoscere lo stato di attività del “Progetto Jonico Salentino” che la Regione Puglia attraverso lo stesso Centro Salute Ambiente ha finanziato.
Progetto, ideato da Giorgio Assennato, allora direttore generale di Arpa Puglia, che si occupa di fornire dati epidemiologici e di rischio inerenti le patologie connesse all’inquinamento nell’area di Taranto. Ritengo che esso risulti fondamentale in quanto solo attraverso lo studio esclusivo degli impatti sanitari delle emissioni inquinanti è possibile effettuare una valutazione sanitaria indicativa sulla quale basarsi e prendere provvedimenti incisivi per tutelare i cittadini da un rischio inaccettabile per la loro salute.
Condivido e sostengo la decisione del presidente Emiliano, che bene ha fatto, con la sua giunta, a impugnare alla Corte Costituzionale l’ennesimo decreto governativo sull’Ilva, ma chiedo di rendere partecipe il Consiglio regionale della Puglia, nel merito delle azioni che intende intraprendere».