«Il Ministro è conoscenza di questi fatti e non ritiene necessario attivare, con estrema urgenza, tutte le iniziative utili a fare immediata chiarezza su quello che costituirebbe un traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi?»
I nove deputati pugliesi del Pd rivolgono una interrogazione a risposta scritta al ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, notizie relative al traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi nel comune di Manduria.
«Stando a quanto riportato, nei giorni scorsi, da numerosi articoli pubblicati dalla stampa locale pugliese, nel periodo 2004/2005 sarebbero stati trasferiti nel territorio del Comune di Manduria numerosi carichi di polvere di diossina, prodotta dagli elettrofiltri del camino E312 dello stabilimento siderurgico ILVA, per lo smaltimento» è scritto nella interrogazione di cui è primo firmatario Ludovico Vico (seguono poi le firme di Grassi, Ginefra, Ventricelli, Mariano, Capone, Massa, Pelillo, Losacco, Mongiello, Bordo, Cassano). «In particolare, gli articoli riportano le dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’associazione “PeaceLink”, in un convegno tenutosi il 22 settembre ad Avetrana, in cui ha segnalato i particolari di questa oscura vicenda.
Poiché a Manduria non esistono siti idonei ad accogliere rifiuti di questo tipo e che le comunicazioni dell’Ilva relative alla tracciabilità della diossina indicano come sito autorizzato ed esclusivo solo quello di Orbassano, in provincia di Torino, il Ministro è conoscenza di questi fatti e non ritiene necessario attivare, con estrema urgenza, tutte le iniziative utili a fare immediata chiarezza su quello che costituirebbe un traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi».