mercoledì 27 novembre 2024


18/10/2016 17:52:08 - Manduria - Attualità

Sulla vicenda della polvere alla diossina dell’Ilva che sarebbe stata trasportata, nel 2005, a Manduria, interviene anche il presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, Roberto Erario

 
«Il Primitivo di Manduria è sano».
Sulla vicenda della polvere alla diossina dell’Ilva che sarebbe stata trasportata, nel 2005, a Manduria, interviene anche il presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, Roberto Erario, preoccupato dei riflessi che questa notizia (ancora tutta da verificare) potrebbe generare sul prodotto di punta dell’economia della zona.
«Il Consorzio di Tutela da tempo si è attivato sul problema diossina senza ingiustificati clamori per evitare assurde polemiche e allarmismi pericolosi» rende noto Erario. «A tal fine vogliamo segnalare che ogni singola bottiglia di Primitivo di Manduria dop e cocg viene sottoposta a rigorosi controlli da parte di svariati enti (istituto centrale di qualità ICQRF, NAS, ASL, Corpo Forestale dello Stato) oltre alle ripetute analisi compiute dalle singole aziende e al compito di vigilanza svolto dal Consorzio.
In tal modo, ogni singolo consumatore di Primitivo di Manduria dop e docg è garantito, oltre che dall’esaltante gusto organolettico, anche dall’assoluta salubrità del prodotto.
Inoltre, onde prevenire problemi di ogni genere, siamo in attesa delle analisi a acqua, terra e aria che gli organi istituzionali stanno provvedendo ad effettuare, il tutto in coerenza con i nostri compiti di tutela valorizzazione e promozione del vino primitivo e del territorio.
Il Consorzio sarà attento osservatore dell’evoluzione dei fatti riservandosi di intraprendere ogni opportuna iniziativa, se necessita anche in sede giudiziaria a difesa di quella che a detta di tutti è l’eccellenza più rappresentativa del nostro territorio».










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