Se ci sarà l’intesa per l’assegnazione degli spazi, sarà questa la nuova sede dell’Ufficio del Giudice di Pace. Intanto sabato hanno manifestato genitori e alunni della “Don Bosco”
«Le aule non sono vuote: vengono utilizzate per attività didattiche. Se l’Amministrazione Massafra trasferirà gli uffici del Giudice di Pace nella nostra scuola perderemo tutti. La scuola perderà i suoi spazi essenziali e vitali per la didattica, i nostri figli; gli alunni, perderanno la possibilità di avere una offerta formativa degna e uguale a tutte le altre scuole, dovendo rinunciare a spazi necessari».
Genitori, alunni e corpo docente dell’istituto comprensivo “Don Bosco” di Manduria hanno sfilato in corteo, sabato sera, per manifestare nuovamente il proprio dissenso verso una delle due possibili scelte dell’Amministrazione-Massafra per ubicare gli uffici del Giudice di Pace: il piano terra del primo padiglione della scuola primaria “Don Bosco”. Tanti gli slogan cantati nel tragitto percorso, partendo dalla scuola, per raggiungere piazza Garibaldi.
«Vi sono altre alternative per trasferire questo presidio legale» la posizione dei genitori. «Non si deve penalizzare la scuola e, con essa, i nostri figli».
I genitori hanno anche paventato l’opzione di impugnare, innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale, l’eventuale delibera che indichi nei locali del “Don Bosco” la nuova sede dell’Ufficio del Giudice di Pace e sono anche determinati a coinvolgere, sull’argomento, il Ministro della Pubblica Istruzione.
L’unica alternativa al piano terra del primo padiglione della scuola primaria “Don Bosco” sono alcuni ambienti della sede dell’Ufficio per l’Impiego. Tempo fa è stato eseguito un sopralluogo per verificare la fattibilità tecnica della convivenza di Ufficio per l’Impiego e Ufficio del Giudice di Pace sotto lo stesso tetto. Una decina di giorni fa il sindaco Roberto Massafra ha scritto sia alla direttrice dell’Ufficio per l’Impiego che al Giudice di Pace, chiedendo loro di manifestare la propria posizione ufficiale su questa eventualità.
Ora il sindaco, alla luce della disponibilità manifestata dalla dirigente dell’Ufficio per l’Impiego e alle perplessità dell’Ufficio del Giudice di Pace, ha convocato le parti per lunedì prossimo per l’ultimo e decisivo sopralluogo. Se l’accordo sarà trovato e sottoscritto, la nuova sede sarà questa. Altrimenti anche questa ipotesi sarà accantonata e, crediamo, l’ultima rimasta sul tavolo è quella della “Don Bosco”.