«Non si può continuare a chiedere sacrifici alla nostra città ed al nostro territorio che ha già ampiamente dato il suo contributo»
Anche Legambiente contraria alla riapertura della discarica di contrada “Chianca”. L’impianto dovrebbe tornare in funzione, gestito nuovamente dalla società “Manduriambiente”, a partire da martedì prossimo. Nei 19.900 metri cubi di volumetria, che sono creati a causa dell’assestamento dei rifiuti esistenti, sarà stoccata solo la parte umida del rifiuto, proveniente dalla raccolta differenziata, opportunamente biostabilizzata.
«Il circolo di Legambiente Manduria esprime preoccupazione e forte contrarietà circa la riapertura della discarica “Chianca”» si legge in una nota dell’associazione ambientalista. «Non si può continuare a chiedere sacrifici alla nostra città ed al nostro territorio che ha già ampiamente dato il suo contributo.
Ricordiamo che in agro di Manduria esiste già, in contrada “Cicci”, un’altra discarica ormai da tempo esaurita oltre alla grande discarica “Chianca”.
Inoltre sappiamo bene che la nostra città, negli anni, ha dovuto affrontare e continua ad affrontare, numerose emergenze ambientali.
Tale scelta poi appare del tutto contraddittoria e in netto contrasto con la virtuosa decisione di avviare, finalmente, la raccolta differenziata nella nostra cittadina e in contrasto con le posizioni unanimemente assunte in passato, da tutto il mondo politico manduriano.
Auspichiamo, quindi, un ripensamento della politica, che blocchi la riapertura della mega discarica, riapertura che, tra l’altro, trova contraria la maggior parte della popolazione e della società civile manduriana».