mercoledì 27 novembre 2024


09/11/2016 11:36:14 - Manduria - Attualità

Attraverso l’Anmil, i giovani studenti dell’istituto comprensivo “Prudenzano” di Manduria conosceranno, oggi pomeriggio, la “morte bianca”

Una strage continua, senza soluzioni di continuità. I dati su infortuni, morti e malattie professionali sono sempre più tragici e allarmanti. Soprattutto nella nostra provincia: le morti bianche sono state 6 nel 2016.
Ma di lavoro si deve vivere, non morire. Partendo da questo assioma, i giovani studenti che frequentano il laboratorio di giornalismo dell’istituto “Francesco Prudenzano” di Manduria, guidati dalle docenti Stefania Maiorano, Alessia Mazza e Alessandra Urbano, hanno voluto discutere su questa tematica, riflettendo sulla necessità di porre rimedi concreti e urgenti per garantire a chi lavora la sicurezza. La lotta agli infortuni è un problema anche sociale e istituzionale perché misura il tasso di rispetto che una società ha nei confronti di chi suda per guadagnare uno stipendio.
Per approfondire i vari e delicati aspetti della sicurezza sul lavoro, oggi, alle 16, i ragazzi avranno la possibilità di incontrare e intervistare, nella propria scuola, il presidente provinciale della sezione Anmil di Taranto, Emidio Deandri, con il quale analizzeranno la situazione nella provincia di Taranto e le strade da seguire per prevenire ulteriori tragedie.
La redazione del “Prudenzano Magazine”, giornale recentemente insignito del “Premio San Gregorio Magno” (il riconoscimento che viene attribuito, durante la festa patronale, ai cittadini manduriani che si distinguono per meriti e impegno nel sociale), avrà la possibilità di conoscere Nadia Ferrarese, vedova di Ciro Moccia, operaio dell’Ilva che ha perso la vita il 28 febbraio del 2013 mentre svolgeva il proprio lavoro.











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