mercoledì 27 novembre 2024


18/11/2016 17:21:06 - Manduria - Attualità

La soddisfazione dell’ex calciatore del Milan e della Nazionale, Demetrio Albertini, dello sceneggiatore Gino Capone, del procuratore capo di Velletri, Francesco Prete, e di Fulvio Perrone, portavoce del circolo di Manduria di Legambiente

Rimossa una abitazione fatiscente costruita su un tratto di dune del litorale di San Pietro in Bevagna.
Dopo anni di attesa, più volte sollecitato da semplici cittadini e da personaggi molto noti che villeggiano nella zona, il Comune di Manduria ha sanato quello che suonava come un vero e proprio pugno nell’occhio: ha rimosso il rudere, avviando anche l’opera di ripristino del tratto di dune e macchia mediterranea.
Un esempio di grande sensibilità da parte dell’Amministrazione Comunale e, nello stesso tempo, un premio alla caparbia azione in tal senso intrapresa dall’ex calciatore del Milan e della Nazionale, Demetrio Albertini, dallo sceneggiatore Gino Capone, dal procuratore capo di Velletri, Francesco Prete, e da Fulvio Perrone, portavoce del circolo di Manduria di Legambiente.
«Dopo anni di offensiva presenza, è stata finalmente abbattuta e rimossa una costruzione fatiscente eretta abusivamente frantumando una duna» scrivono i quattro in una nota. «Adesso ci auguriamo, ma ne siamo certi, che la duna venga ripristinata e si provveda a salvaguardare in tempo e proteggere adeguatamente le altre che versano in gravi condizioni, come documentammo a suo tempo presentando al Comune una relazione circostanziata, curata dall’esperto agronomo Attanasio.
Da allora si sono avvicendati vari assessori che hanno sempre promesso il loro interessamento, ma solo con l’ex assessore ai Lavori Pubblici Amleto Della Rocca e ora con il suo successore Leonardo Notarnicola, si è cominciato a passare dalle parole ai fatti.
Pare, infatti, che ci sia già un POR apposito per il risanamento delle dune di quel tratto di spiaggia. Era ora. Ci siamo accorti troppo tardi che la costa era la nostra vera ricchezza e per troppo tempo abbiamo lasciato abbandonato a se stesso un territorio con potenzialità economiche notevoli. E’ giunto il momento di recuperare il tempo perduto. Pubblico e privato si devono unire e marciare nella stessa direzione. Chi è al potere ha il dovere di tutelare il patrimonio che gli è stato affidato dal voto popolare, ma anche il cittadino ha il dovere di contribuire in qualche modo a questa tutela. E’ importante lasciare un segno positivo del proprio operato quando ce ne viene offerta l’opportunità. Meglio vivere sapendo quel che si è potuto fare che rimpiangere ciò che non si è voluto fare.
Ci congratuliamo con il Comune di Manduria, con il suo sindaco Massafra, e in particolare con l’ex assessore Della Rocca, per aver dato seguito con i fatti alla nostra richiesta».











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