«I dati sulla presenza dei turisti sono in crescita, ma, realisticamente, dobbiamo prendere atto che siamo ancora all’alba dello sviluppo del settore»
Giovanni Colonna, console del Touring Club Italiano, ridimensiona gli entusiasmi generati dalla crescita di presenze degli ultimi anni.
«La crescita è anche il riflesso della tensione che caratterizza altre aree del Mediterraneo: la presenza del terrorismo in diversi Paesi del nord dell’Africa induce tanti turisti a preferire il sud dell’Italia e, in particolare, la Puglia» ha affermato Colonna nel corso della serata dedicata alla presentazione del documentario sulla salina di Torre Colimena. «Ma non illudiamoci: questo trend positivo durerà al massimo per un altro quinquennio. In questo lustro, dobbiamo attrezzarci per aumentare l’attrattività del nostro territorio».
Colonna ha auspicato una sinergia fra pubblico e privato.
«Sembrerà strano, ma le competenze del pubblico sono enormemente ridotte rispetto a quelle del privato: la proporzione è di 20 a 80. Il pubblico deve assicurare le infrastrutture e deve investire tutelando il patrimonio naturale e assicurando la fruizione di servizi sostenibili. Per tutto il resto, ci deve pensare il privato: il turista si reca dove esistono non solo le bellezze naturalistiche o storiche, ma anche e soprattutto i servizi ricettivi. Fra cinque anni, non dobbiamo farci trovare impreparati».
Quali saranno i requisiti che il turista del futuro prossimo ricercherà prima di scegliere la propria meta.
«Il Touring Club ha effettuato una indagine con i cosiddetti “millenarie”, i nati, ovvero, nel nuovo millennio: hanno 16 anni e sono i turisti di oggi e quelli del futuro. Ebbene, da questa indagine è emerso che i requisiti essenziali sono tre» ha reso noto il rappresentante del Touring Club d’Italia. «Innanzitutto il turista del futuro prossimo sceglierà destinazioni autentiche: non più, ad esempio, Disneyland o villaggi turistici, ma centri storici e dimore di un tempo.
Poi, fondamentale sarà la tecnologia: le nuove generazioni scelgono ciò che trovano e vedono attraverso i media e, soprattutto, la rete. Più che gli aeroporti e le strade, le future generazioni di turisti cercheranno, ad esempio, spiagge in cui è possibile connettersi alla rete. Qui in Puglia, in questo senso, il gap è notevole.
Infine, il terzo requisito è la sostenibilità: i giovani vogliono salvare il mondo, per cui cercheranno luoghi in cui vi sia rispettato l’ambiente, sia disponibili i prodotti a km zero e vi sia, ad esempio, anche la differenziata».