Nei giorni scorsi il liceo umanistico “Vittorino da Feltre” ha ospitato un workshop sul tema della disabilità
Paolo De Vizzi incontra gli studenti tarantini nella giornata internazionale dedicata alle persone con disabilità.
Nei giorni scorsi il liceo umanistico “Vittorino da Feltre” ha ospitato un workshop sul tema della disabilità.
«Una ricorrenza importante stabilita dal “Programma di azione mondiale per le persone disabili”, adottato nel 1982 dall’assemblea generale dell’ONU per promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, per sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e per allontanare ogni forma di discriminazione e violenza”» ricorda l’associazione di volontariato HBU di Manduria. «In Italia sono quasi 3 milioni le persone con disabilità. Molti di loro sono costretti ad affrontare grosse difficoltà nella vita di tutti i giorni, altri vivono segregati in casa mentre è compito della società nel suo insieme, delle istituzioni, delle famiglie, dei singoli, abbattere questi muri e far crollare le barriere, fisiche e culturali, che impediscono una piena partecipazione alla vita della società».
Per ricordare questa significativa giornata e per confermare il proprio costante impegno, la dirigente del liceo umanistico “Vittorino da Feltre”, Alessandra Larizza, insieme ai docenti di discipline sportive ha realizzato, su proposta del CIP, un workshop sul tema.
All’interno di un’articolata progettualità, l’associazione HBU ha aderito all’iniziativa promossa dal CIP (che promuove lo sport per perseguire gli obiettivi dell’ONU), portando la testimonianza del primatista mondiale di permanenza in immersione subacquea Paolo De Vizzi.
«Paolo, che per colpa di un incidente stradale ha dovuto accettare una “vita diversa”, ha raccontato, anche attraverso i suoi filmati, del suo impegno quotidiano, di quanto la passione per lo sport lo abbia aiutato nel superare il dramma, del lavoro che
bisogna fare per raggiungere un traguardo, che spesso, oltre la disabilità fisica, esiste quella psicologica, che forse è ancora più difficile da combattere e di quanto bisogna “credere” quando davvero si desidera un risultato» si legge ancora nella nota dell’associazione HBU di Manduria.
«E’ stato un momento emozionante, di riflessione. Si è discusso sulla disabilità sotto vari fronti: civile, sociale, educativo. Un messaggio di speranza per tutti coloro che hanno dei limiti fisici e sostenere la diffusione di nuova cultura sociale per abbattere le barriere fisiche e psicologiche».