Ma potrebbero arrivare presto dei problemi: con 5 uomini e una donna in giunta, violata la legge sulle pari opportunità
Il sindaco Roberto Massafra è stato di parola. Nella giornata di ieri ha firmato il decreto di nomina dell’assessore mancante. Si tratta di Claudio Digiacomo, 64 anni, sino a qualche mese fa dipendente del Comune di Manduria, con la carica di geometra. Ora è in quiescenza.
A lui il sindaco ha affidato le deleghe che erano state, sino al 20 giugno scorso, di Roberta Fistetto: Assetto del Territorio e del Paesaggio, Urbanistica, Beni Patrimoniali e Demanio. Digiacomo, dunque, ritorna, questa volta da assessore, negli uffici in cui ha lavorato, come dipendente, per alcuni decenni. Evidentemente, la coalizione ha voluto puntare su un elemento esperto, che conoscesse bene le dinamiche dei provvedimenti che si adottano all’interno di un’Amministrazione e, soprattutto, le esigenze del territorio.
Sembrerebbe che l’indicazione del nuovo assessore abbia anche la paternità politica di un consigliere: Francesco Ferretti. Il sindaco, insomma, è riuscito, con questa operazione, a ritornare in “maggioranza” all’interno del Consiglio: ora la coalizione dispone di 13 voti in un plenum di 25.
Potrebbe però innescarsi un problema: il mancato rispetto delle quote rosa. In giunta, ora, resta solo una donna: Valeria De Summa. L’art. 1, comma 137, della legge n. 56/2014, sostiene, infatti, che “nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico”. Possono giustificare una deroga al principio della pari rappresentanza dei sessi nella giunta solo circostanze oggettive adeguatamente motivate.