La polemica a distanza fra il vice sindaco di Avetrana Scarciglia e il docente universitario Del Prete
Il fronte ambientalista dell’area orientale della provincia si spacca. Proprio quando la battaglia sembrava in dirittura d’arrivo (il governatore Michele Emiliano, rispondendo ad una interrogazione dei consiglieri grillini, ha messo per iscritto l’impegno di “tagliare” la condotta sottomarina e di accettare la soluzione che sarà formulata dal comitato scientifico in questi giorni per eliminare anche lo scarico in mare dell’acqua piovana nei giorni di piogge abbondanti), Avetrana fa un passo indietro, ricordando e rilanciando una delle due originarie rivendicazioni della comunità: l’individuazione di un sito alternativo a quello di contrada Specchiarica.
Richiesta ed esigenza legittima, che però difficilmente potrà essere accettata dalla Regione Puglia: in buona sostanza, significherebbe cestinare il progetto già appaltato e, a distanza di oltre dieci anni dall’avvio dell’iter, ricominciare il tutto ex novo. Senza dimenticare i diritti già acquisiti dell’azienda che ha vinto la gara d’appalto e dell’altra legittima posizione della comunità savese, che vuol far partire i lavori al più presto per disporre della rete fognante.
Un passaggio indubbiamente un po’ sopra le righe del consulente scientifico manduriano Mario Del Prete in una frase inserita in un “gruppo” di watchapp ha indispettito il vice sindaco di Avetrana, Alessandro Scarciglia, il quale ha risposto per le rime attraverso facebook. Volano, insomma, gli stracci.
«Solo per semplificare alla cittadinanza il quadro esistente, attualmente ci sono solo tre opzioni possibili» ha riepilogato Mario Del Prete, manduriano che, sino a dicembre del 2016 è stato il consulente scientifico proprio del Comune di Avetrana (addirittura c’è stato chi ha proposto di conferirgli, un paio di mesi fa, la cittadinanza onoraria). «Si potrebbe non costruire il depuratore, aspettando altri dieci anni per approvare un nuovo progetto con lo spostamento del sito, come sembrano chiedere alcuni. Si potrebbe mantenere lo scarico in mare con condotta sottomarina, distruggendo Specchiarica, come si evince da una certa comunicazione locale, super critica per vocazione. Infine si potrebbe accettare la soluzione alternativa di totale eliminazione di scarico in mare, ottenuta attraverso una lunga e faticosa mediazione politica e una convergenza tecnico-scientifica, tra l’ing. Valenzano, i progettisti di AQP e il sottoscritto, in cui ognuno è stato disposto a rinunciare a qualcosa, riconoscendo l’altissimo valore dell’obiettivo politico di salvare il mare e gli interessi connessi.
È mio desiderio che la cittadinanza abbia la pazienza di riflettere sulle conseguenze della scelta di una di queste tre opzioni ben aldilà di informazioni fuorvianti e motivate, non poco, da meschini interessi a danno della collettività».
Su watchapp, poi, una frase che ha offeso sindaco e vice sindaco di Avetrana, la cui reazione è stata immediata.
Crediamo che quello che sembra concretizzarsi (nessuno scarico in mare, neppure di acqua piovana) sia il massimo risultato ottenibile. Tirandola ancora, la corda potrebbe spezzarsi..