Le interrogazioni senza risposta sono dieci
Il sindaco non risponde alle interrogazioni presentate sin dall’avvio della consiliatura e i consiglieri comunali di minoranza del gruppo “Uniti per il Territorio” (Francesco Turco e Pierino Lacaita), si rivolgono al Prefetto di Taranto.
A dar notizia dell’iniziativa è il presidente del circolo “Uniti per il territorio”, Francesco Depascale.
«E’ una situazione incresciosa e di mancato rispetto istituzionale» afferma precisa Francesco Depascale. «Situazione che ha indotto i nostri consiglieri comunali costretti a rivolgersi al Prefetto di Taranto per risolvere e soddisfare le gravi inadempienze mostrate sino ad oggi dal sindaco.
Voglio ricordare che la Legge (più precisamente il Testo Unico degli Enti Locali, lo Statuto e il Regolamento comunale) prevede, da una parte, il diritto dei consiglieri comunali di presentare interrogazioni e mozioni e di ottenere dagli uffici competenti tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del loro mandato, e, dall’altra parte, l’obbligo per il sindaco, o per gli assessori da esso delegati, di rispondere entro trenta giorni alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri.
La mancata risposta del sindaco alle interrogazioni» conclude Depascale,«non solo vìola le norme di correttezza istituzionale, ma non chiarisce le linee di indirizzo del Governo cittadino e compromette il diritto del consigliere comunale a poter esercitare con pienezza il mandato elettorale».
Nella lettera inviata al Prefetto sono indicate tutte le interrogazioni (sono esattamente dieci), che i consiglieri Turco e Lacaita hanno rivolto, nel corso di questo primissimo scorcio di consiliatura, al sindaco Michele Schifone: la prima il 29 luglio e l’ultima il 14 ottobre del 2016.
«Nessuna delle suddette interrogazioni ha avuto risposta scritta da parte del sindaco, né risulta essere iscritta in alcun ordine del giorno di nessuna seduta del Consiglio Comunale» è riportato nella lettera inviata da Turco e Lacaita al Prefetto. «La mancata risposta alle interrogazioni è da interpretare a come una mancata risposta alla cittadinanza tutta, poiché l’Amministrazione è tenuta a riscontrare tali istanze anche per chiarire le linee di indirizzo del governo cittadino ed orientare così al meglio le azioni dei consiglieri».