Gli stand per gli operatori del campo dell’enogastronomia e della valorizzazione dei prodotti tipici del territorio e quelli per le associazioni di volontariato
Ad un mese esatto dal taglio del nastro della Fiera Pessima 2017, inizia a prendere forma la secolare rassegna marzolina della città messapica.
L’assessore alle Attività Produttive, Gianluigi De Donno, si sofferma su due decisioni dell’Amministrazione: la volontà di concedere gratuitamente degli stand agli operatori che intendano valorizzare i prodotti tipici del territorio o promuovere le biodiversità alimentari; la regolamentazione della presenza delle associazioni.
«L’assessorato alle Attività Produttive intende proseguire e migliorare l’esperienza positiva del passato, offrendo alle realtà socio-imprenditoriali operanti nel campo dell’enogastronomia e della valorizzazione dei prodotti tipici del territorio, della tutela delle biodiversità agroalimentari e dell’alimentazione mediterranea, la possibilità di ottenere gratuitamente uno stand» rende noto De Donno. «Al fine di ottimizzare la concessione degli stand – in numero limitato e destinati esclusivamente alla promozione e all’informazione con esclusione della vendita - verrà operata una selezione delle domande presentate dai soggetti interessati, così da vagliare le iniziative e le attività che i partecipanti intendono mettere in campo nel periodo fieristico: costituirà criterio preferenziale della scelta la presentazione e l’organizzazione di eventi legati alle tematiche sopra indicate».
Come ogni anno, poi, ci saranno delle spazi dedicati alle associazioni e altri interlocutori no profit.
«A differenza delle precedenti edizioni, tuttavia, quest’anno non è previsto un padiglione ovvero uno spazio interamente dedicati alle associazioni, ma gli stand verranno distribuiti all’interno dei padiglioni occupati da operatori economici» precisa De Donno. «In considerazione della diversa distribuzione e della limitatezza degli spazi disponibili, la concessione degli stand avverrà sulla base di una selezione delle domande presentate dai soggetti interessati, al fine di vagliare le caratteristiche delle associazioni e degli altri interlocutori richiedenti e, soprattutto, delle iniziative e delle attività di animazione che si intendono mettere in campo nel periodo fieristico, tenendo presente che sarà data la precedenza alle realtà operanti nel campo delle tradizioni culturali, enogastronomiche e di promozione in generale del territorio, coerentemente con la storia della Fiera Pessima».
Chiaramente, all’interno degli stand assegnati, le associazioni non potranno in alcun modo svolgere attività di commercializzazione di prodotti e servizi di qualunque tipo, bensì solo iniziative di tipo informativo e promozionale.