E’ la stessa area in cui qualche anno fa fu interrato, sotto la sabbia, del materiale bituminoso
Diversi bustoni contenenti rifiuti di ogni tipo: fra questi avanzi alimentari, plastica, inerti e persino uno pneumatico evidentemente usurato e, quindi, non più utilizzabile.
Una delle tante discariche a cielo aperto che si possono trovare nelle campagne, nella immediata periferia della città o nei pressi della zona abitata della litoranea? Ancora peggio: è il repellente spettacolo che Francesco Capogrosso, operatore dell’istituto di vigilanza “Folgore 2”, ha trovato nel tratto di spiaggia di via dei Giacinti, a poche centinaia di metri da San Pietro in Bevagna.
Mentre da un lato c’è chi, con grande tenacia, tenta, da oltre dieci anni, di tutelare il mare dal rischio dello scarico dei reflui depuratori dell’impianto consortile di Manduria e di Sava che dovrà sorgere in località “Specchiarica”, c’è chi non esita a continuare a lasciare tracce della propria inciviltà su uno dei tratti di arenile più belli della litoranea mandurina, ma privo di controlli.
Un tratto di spiaggia, peraltro, non nuovo a episodi del genere. Diversi anni fa, proprio in questo tratto di arenile, ci fu chi interrò sotto la sabbia del materiale bituminoso, probabilmente avanzo di lavori eseguiti nella zona. Vi fu una denuncia al seguito della quale scattarono delle indagini. Il materiale è poi riaffiorato ma la bonifica dell’area non è stata mai effettuata.
Ora questo nuovo scempio, incomprensibile anche per la presenza, lungo la litoranea, di alcune isole ecologiche, in cui si possono conferire i rifiuti indifferenziati. Sicuramente servirebbe maggiore vigilanza.