Sono espresse, in una nota, dal laboratorio politico progressista “Manduria Lab”
Timori e speranze per il progetto del depuratore consortile di Manduria e Sava. Sono espresse, in una nota, dal laboratorio politico progressista “Manduria Lab”.
«Abbiamo letto e riletto con attenzione il comunicato della Regione relativo alla riunione tenutasi a Bari, definita di “approfondimento tecnico”, avente ad oggetto il depuratore di Manduria e Sava, ma anche, pare di capire, un nuovo modello per l’intero sistema della depurazione dei reflui in Puglia» si legge nella nota. «Avendo sempre sostenuto e dichiarato che il modello in atto crea più problemi all’ambiente di quanti ne risolva, non possiamo che dirci soddisfatti che finalmente si voglia cambiare strada.
Per ciò che riguarda il depuratore di Manduria, la genericità del comunicato non consente di valutarne a pieno le implicazioni e apre la strada ad interrogativi e dubbi. Le indicazioni di principio devono essere tradotte in soluzioni progettuali per poterne valutare a pieno la fattibilità e gli impatti. Per di più, alcune affermazioni in esso contenute, relative al persistere anche nel nuovo progetto di uno scarico emergenziale in mare, vengono smentite dai partecipanti all’incontro.
Una confusione che certo non è fatta per rasserenare gli animi e tranquillizzare una comunità che da almeno dieci anni vive col fiato sospeso. In una situazione di tale incertezza, noi vogliamo solo ricordare che cittadini, partiti, comitati, amministrazioni, associazioni si sono mossi fin dal principio con un unico obiettivo comune, quello di evitare lo scarico in mare dei reflui, comunque depurati, anche di carattere emergenziale, per le mille ragioni che non è qui il caso di ripetere. Ci sia consentito aggiungere, fatti salvi la buonafede e l’impegno di ognuno, che non è più il tempo di generiche promesse e vaghe indicazioni. Ci auguriamo pertanto di poter al più presto conoscere e valutare quelle modifiche progettuali che sapranno dimostrare una volta per tutte che l’obiettivo sarà raggiunto».