Nell’articolo anche alcuni passaggi di lettere di Sabrina dal carcere
«Mia sorella e mia madre sono innocenti. A uccidere Sarah è stato mio padre». Pochi giorni prima della sentenza della Cassazione sull'omicidio di Sarah Scazzi, prevista per il 20 febbraio, Valentina Misseri, sorella di Sabrina, condannata all’ergastolo assieme alla mamma Cosima, ribadisce ad “Oggi” le sue convinzioni sul delitto. Valentina rivela il contenuto di alcune lettere scritte da Sabrina.
«Non sono più la Sabrina di prima - scrive -, tanti lati del mio carattere si sono modificati. Alzarsi ogni mattina con l’ansia di affrontare la giornata... sono diventata ancora più fifona e piena di tormenti».
Dalle lettere emergono anche stati d’animo che risalgono a prima della conclusione del processo d’appello: "In questa situazione ho mille paure, è impossibile trovare un pò di pace. Ho scoperto che la verità viene sempre a galla ma dopo morta, non sempre da viva».
Oppure: «Ultimamente - scrive Sabrina - sogno il pubblico ministero che mi corre dietro con il coltello. Non ce la faccio più, sono stanca».